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La paura dello straniero

15/11/2019

Redazione

Le immagini dei barconi in avaria si alternano a quelle dei migranti accusati di crimini in ogni giornale e programma televisivo nazionale. Un tale racconto ha portato a considerare solo le negatività di un fenomeno antico, che di nuovo, a distanza di tempo, coinvolge l’Italia in modo significativo. Attraverso l’analisi di fattori culturali e psicopatologici propri di alcune popolazioni, il libro vuole indagare l’estensione di questo condizionamento e verificare il potere dell’esperienza personale quale garanzia contro il pregiudizio e la paura a priori.

È una questione senza tempo quella dell'immigrazione: da sempre l'uomo si è spostato alla ricerca di un migliore tenore di vita, cercando nel mondo posti sicuri da ribattezzare "casa".

Oggi la migrazione ha assunto un significato nuovo ed evoca, il più delle volte, un'immagine di pericolo e morte, complice la narrazione dei mezzi di comunicazione che quotidianamente informano sulle conseguenze della fuga clandestina di uomini e donne da Paesi che vivono situazioni di forte criticità.

Le immagini dei barconi in avaria e dei passeggeri che si dimenano tra le onde si alternano a quelle dei migranti accusati di crimini in ogni giornale e programma televisivo nazionale.

L'esposizione prolungata a un racconto di questo genere ha portato a considerare solo le negatività di un fenomeno che è sempre esistito e che di nuovo, a distanza di tempo, coinvolge l'Italia in modo significativo.

Attraverso l'analisi di fattori culturali e psicopatologici propri di alcune popolazioni, il libro si propone di indagare l'estensione di questo condizionamento e di verificare il potere dell'esperienza personale quale garanzia contro il pregiudizio e la paura a priori.




La paura dello straniero
La percezione del fenomeno migratorio tra pregiudizi e stereotipi
Carmelo Dambone, Ludovica Monteleone
FrancoAngeli, 2019
pp.114, € 17,00

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