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La reputazione non si dichiara, si pratica. E la CAV è uno dei luoghi dove questo accade

05/11/2025

Luigi Irione, Presidente CAV

Come funziona la valutazione in FERPI: rispondo ai nuovi soci

 

Il lavoro della CAV è valutare i nuovi soci. Ma valutare non è solo verificare: è accogliere, ascoltare, comprendere. È custodire la nostra reputazione professionale.

 

Si è conclusa un'altra sessione della Commissione Valutazione FERPI. Diamo il benvenuto alle colleghe e ai colleghi che hanno completato con esito positivo il percorso previsto dallo Statuto.

 

Ogni sessione mi ricorda perché questo lavoro ha senso: ascoltare le storie professionali dei candidati, i loro percorsi, le loro motivazioni. Valutiamo competenze, etica professionale e aderenza ai valori; accogliamo persone che arricchiranno la nostra comunità.

 

E il modo in cui lo facciamo è già gestione reputazionale: trattare ogni candidatura come un incontro professionale e umano, non come una pratica burocratica. È questo che rende FERPI un organismo vivo, non una lista di nomi.

 

Un momento che racconta tutto

Questa sessione mi ha ricordato che la CAV non è solo un organo che valuta, è anche un momento di incontro tra professionisti.

 

Durante la valutazione di un candidato con ottime credenziali, è emersa una vicenda complessa che stava vivendo proprio in quei giorni: doveva prendere decisioni importanti con forti implicazioni etiche, il tipo di scelte che non hanno risposte facili nei manuali.

 

Abbiamo approfondito il colloquio non solo per valutare, ma per comprendere e, nel limite del possibile, supportare con un confronto etico tra colleghi. Abbiamo ascoltato il dilemma, condiviso prospettive, discusso insieme cosa significasse agire secondo i valori della nostra professione.

 

Ci siamo posti da colleghi, non da giudici. È questo che intendo quando parlo di "accogliere persone": riconoscere che valutiamo professionisti che affrontano situazioni difficili, e che a volte il nostro ruolo è anche essere una cassa di risonanza etica.

 

Perché esiste la CAV

Alcuni nuovi soci mi hanno chiesto di approfondire il lavoro e il senso della CAV. Credo sia utile che tutti i soci, anche i più esperti, abbiano piena consapevolezza di come funziona questo presidio della nostra credibilità associativa.

 

La CAV non è una formalità amministrativa. È l'organo che garantisce che FERPI accolga solo professionisti che rispettano davvero gli standard dichiarati. Non esistono automatismi: ogni candidatura viene valutata su evidenze verificabili di competenze, etica professionale, aderenza ai valori che rappresentiamo.

 

Questo significa che le valutazioni seguono criteri tecnici condivisi, garantendo oggettività e trasparenza. Ogni socio può avere certezza di essere entrato per merito verificato, attraverso un percorso di valutazione collegiale.

 

I principi non negoziabili

In un momento storico in cui le associazioni professionali vengono scrutinate sulla sostanza della loro governance, alcuni princìpi devono essere condivisi e praticati da tutti, nessuno escluso, nemmeno da chi ricopre i ruoli più alti:

  • Separazione tra indirizzo e valutazione: la distinzione tra organi di indirizzo e organi tecnici è alla base della nostra credibilità

  • Indipendenza deliberativa: le decisioni della CAV non sono oggetto di indirizzi individuali

  • Criteri prima delle cariche: nessun incarico associativo è esentato dal rispetto dei criteri

  • Accountability istituzionale: rendere conto del proprio lavoro ai soci non è visibilità, è responsabilità

Il valore dell'iscrizione esiste solo dove i criteri prevalgono su qualunque ruolo, anche il più alto.

 

Un ringraziamento e un impegno

Un ringraziamento sincero a chi lavora in Commissione con competenza e dedizione, spesso in silenzio, per senso di responsabilità verso l'associazione.

 

E un impegno: la CAV continuerà a presidiare standard, trasparenza e rigore con la stessa serietà, comunicando quando serve perché questo lavoro ha senso.

 

Ai nuovi soci

Benvenuti in FERPI. Il vostro ingresso attesta standard professionali verificati.

 

Sono personalmente a disposizione, insieme ai colleghi della Commissione, per approfondire il lavoro della CAV, i criteri di valutazione applicati, e rispondere a qualsiasi domanda su questo processo.

 

A tutti i soci

Gli organi di garanzia esistono per presidiare i valori associativi oltre le contingenze e i cambiamenti. La CAV continua a farlo con rigore e misura, mettendo al centro l'interesse dell'associazione.

 

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