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La Russia vuole migliorare la sua immagine

23/05/2007

Quando la polizia francese ha arrestato per qualche giorno il miliardario russo Mikhail Prokhorov accusato di ‘traffico illegale di giovanette' in una nota località sciistica francese, i pubblici ufficiali di Mosca hanno bollato l'azione come dimostrazione di una ‘campagna anti-Russia'.

Aleksei Mitrofanov, un deputato della Duma di Stato del Partito Liberal Democratico di Vladimir Zhirinovsky ha così commentato l'incidente: "A loro (l'Occidente) non piacciamo. Durante gli anni dell'Unione Sovietica, quando eravamo poveri e viaggiavamo all'estero con 25$ in tasca, erano sospettosi, ci vedevano tutti come agenti del KGB. Adesso che giriamo il mondo con un sacco di soldi in tasca, sono sospettosi lo stesso".
Molti osservatori occidentali e russi concordano nel rilevare che i rapporti tra la Russia e l'Occidente stanno peggiorando ma non sono d'accordo sul perché. Gli occidentali danno la colpa alle politiche più aggressive del Cremlino che creano tensioni, non solo nei confronti dei loro vicini, ma anche con le compagnie energetiche occidentali e l'Unione Europea. Gli osservatori russi, dal canto loro, accusano l'Occidente di non riconoscere i legittimi interessi nazionali della Russia e di indulgere in atteggiamenti da Guerra Fredda, la cui peggiore espressione è la 'russofobia'.
Il Presidente russo Vladimir Putin ha confermato che è d'accordo con Mitrofanov. Alla domanda, postagli l'anno scorso a Dresda da un giornalista, sul perché la Russia avesse una immagine negativa sulla stampa mondiale, Putin ha risposto: "Non gli piacciamo perché siamo grandi e ricchi". E questo suo pensiero lo ha elaborato anche in occasione dell'incontro a Mosca con Romano Prodi, lo scorso 24 gennaio.
"Siccome le potenzialità economiche, politiche e militari della Russia crescono nel mondo, cominciamo ad essere considerati dei rivali un rivale che è già stato battuto. L'Occidente vuole mettere la Russia in qualche luogo predefinito, ma la Russia troverà da sola la sua collocazione", ha detto.
Senza tener conto di chi e cosa, in conclusione, sia responsabile del peggioramento delle relazioni, il Cremlino si è preoccupato non poco dell'immagine della Russia in rapido deterioramento nel mondo ed ha quindi lanciato una serie di eventi finalizzati non solo a migliorare l'immagine del regime di Putin, ma anche quello di alcune istituzioni chiave, come Gazprom, il Servizio Federale di Sicurezza e le forze armate.
DavosIl primo di una serie di eventi è stata la visita al World Economic Forum di Davos di Dmitry Medvedev, vice primo ministro. Secondo molti commentatori russi lo scopo principale del viaggio di Medvedev era quello di presentarsi alla elite dei politici mondiali. Medvedev in patria gode di un 16% di notorietà, secondo solo a Putin, e doppio rispetto al suo immediato rivale, il ministro della difesa Sergei Ivanov.
Anche Gazprom sta cercando di 'ripulire' la sua immagine internazionale danneggiata dalle largamente note dispute sul gas con l'Ucraina e la Bielorussia e dalla sua reputazione di società monopolista controllata dallo Stato. Secondo i giornali russi, i dirigenti di Gazprom hanno recentemente negoziato una collaborazione con un gruppo di società di relazioni pubbliche occidentali capeggiate dalla PBN di Washington per migliorare l'immagine della società negli Stati Uniti e nella UE.
In Russia, la Gazprom ha un gran numero di strumenti e risorse per comunicare a sua disposizione, perché possiede in parte o del tutto centinaia di canali mediatici, compreso Channel One e la stazione radio Ekho Moskvy. Attualmente sta anche trattando l'acquisizione del giornale preferito da Putin, "Komsomolskaya Pravda", che ha una larghissima diffusione. Aleksander Prokhanov, l'editore del settimanale nazional-patriottico Zavtra, loda regolarmente la Gazprom per il suo 'ruolo imperiale'.
Viaggio al Polo SudIn seguito all'uccisione della giornalista Anna Politkovskaya e dell'ex ufficiale dei servizi segreti Aleksandr Litvinenko, il Servizio Federale di Sicurezza ha sentito l'impellente necessità di rifarsi l'immagine. E così, come il Cremlino e Gazprom, anche loro hanno dato l'avvio ad una campagna di relazioni pubbliche, anche se con formule meno ortodosse. Fulcro della loro campagna è stata una spedizione all'Antartide, il cui obiettivo dichiarato era quello di rinforzare i diritti della Russia su quel deserto di ghiaccio, mettendo in discussione il monopolio statunitense sul Polo Sud.
L'iniziativa aveva un doppio scopo: dimostrare che il Servizio Federale di Sicurezza è in prima linea quando si tratta degli interessi nazionali della Russia e far rivive l'immagine 'eroica' del KGB dell'era sovietica. Già nel 2003 Nikolai Patrushev, capo del SFS, aveva compiuto un'impresa analoga andando a piantare, con un gruppo di suoi ufficiali, una bandiera russa al Polo Nord, e nel 2004, un gruppo scelto capeggiato sempre da Patrushev aveva piantato una bandiera russa sulla cima del Monte Elbrus, il più alto d'Europa.
E così il 3 gennaio, due elicotteri MI-8 del SFG sono decollati da Punta Arena in Cile con a bordo Patrushev, primo vice direttore, Vladimir Pronichev, capo del Servizio Federale di Guardia e vari altri ufficiali, alla volta del Polo Sud dove sono giunti il 7 gennaio. E da qui Patrushev ha telefonato a Putin per porgerli i suoi fervidi auguri per il Natale russo-ortodosso.
I canali televisivi russi hanno dato ampia copertura alla spedizione, mettendo in evidenza che le spese erano totalmente coperte da sponsor privati e che la bandiera russa piantata al Polo Sud simboleggia il ritorno della Russia tra le superpotenze.
Ma i servizi dal Polo, tuttavia, non si sono dimenticati di informare gli spettatori che Patrushev stava chiamando dalla stazione permanente statunitense Amundsen-Scott, servita da quasi 100 cittadini americani. La squadra di Patrushev ha bivaccato lì in attesa di condizioni meteorologiche propizie al volo e il telefono da lui usato per chiamare Putin gli è stato prestato da un esploratore americano!
Meeting di spieDopo il rientro a Mosca, l'FSG ha organizzato un altro evento nel suo quartier generale: un ricevimento per il Capodanno russo-ortodosso al quale ha invitato 118 rappresentanti dei servizi di intelligence internazionali accreditati a Mosca. Vi hanno partecipato i rappresentanti di 55 paesi, compresi gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, Israele e Cina.
Era la prima volta che l'FSG organizzava un evento del genere. A seguito del ricevimento, la "Rossiskaya Gazeta" ha pubblicato una lunga intervista a Patrushev  nella quale egli esalta la qualità delle operazioni antiterrorismo della sua agenzia, affermando che l'FSG è 'il miglior partner' dell'Occidente nella lotta al terrorismo internazionale. Oggi l'FSG ha rappresentanti ufficiali in 31 paesi stranieri, 20 dei quali al di fuori dei paesi ex Unione Sovietica. Secondo Patrushev l'FSG ha persino creato una speciale Direzione per la Cooperazione con i Servizi Speciali Stranieri dedicata a presidiare i contatti con i servizi di sicurezza esteri.
Il Ministero della Difesa russo, afflitto da storie di nonnismo, diserzioni, corruzioni e sfiducia pubblica, sta pure dandosi da fare per migliorare la sua immagine. Nel gennaio scorso, il Ministro della Difesa Sergej Ivanov ha annunciato la creazione di un nuovo Consiglio Pubblico del Ministero della Difesa, fondato per ordine del Presidente Putin. Questo Consiglio, che comprende ecclesiastici, attori e rappresentanti dei diversi settori della società civile, è presieduto da Nikita Mikhalkov, regista vincitore di un Oscar, noto per le sue idee pro-impero e monarchia. Il Consiglio comprende anche religiosi mussulmani ed ebrei nonché popolari cantanti, attori e compositori.
E nel tentativo di migliorare la sua immagine, Mosca potrebbe anche decidere di avviare un proprio network di organizzazioni non governative. Per esempio, Anatoly Kucherena, membro della Camera, ha raccontato ad una emittenti radiofonica che vorrebbe creare, sull'esempio di quello statunitense, una versione russa del comitato di controllo dei diritti della Freedom House.
La Russia sta anche tentando di aumentare le 'notizie positive' sui media internazionali. A tal fine, Mosca ha incrementato la diffusione di canali televisivi stranieri e di Internet. Per esempio, ha ampliato le trasmissioni del canale in lingua inglese Russia Today e ha lanciato portali Internet come rtnews.ru e russiaprofile.org.
O, come ha detto l'inviato di Putin all'Unione Europea Sergei Yastrzhembsky, 'la Russia ha bisogno di un rebranding'.
 
F.C.
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