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La stampa internazionale e il caso Hutton

04/02/2004

Cosa hanno scritto i giornali britannici e la reazione dell'Ipr inglese.

Il giorno dopo la lettura del rapporto Hutton relativa all'indagine sul dossier Iraq, avvenuta mercoledì scorso, la stampa internazionale ha reagito e commentato il caso. Anche in Italia è scoppiato il dibattito, creando innumerevoli polemiche sul riuolo della stampa e dei comunicatori.Mentre la discussione procede intensa anche su questo sito, nella parte italiana, raccogliamo qui alcuni link e suggestioni relativi alle reazioni della stampa inglese.
The Times il 29 gennaio apriva la prima pagina con un "Blizzard of blame chills Bbc", la bufera di accuse che ha gelato la Bbc e una foto dell'ingresso di Bbc sotto la neve.
The Guardian pubblica in prima un commento, "Se il rapporto Hutton fosse uno spettacolo del West End si chiamerebbe insabbiamento". Ma sempre The Guardian  è uno dei quotidiani inglesi che meglio segue l'arogmento, già dai passati mesi, con uno speciale permanente sul suo sito dedicato ad Hutton, che si trova a questo indirizzo (http://media.guardian.co.uk/huttoninquiry/) con tutte le news, link utili, approfondimenti.
Il Financial Times critica il rapporto Hutton, ma in prima pagina riserva al titolo una posizione più neutrale. Già nei giorni a seguire, comunque, il quotidiano finanziario britannico sente tutte le voci di giornalisti ed ex manager di Bcc, sollevando molto scetticismo intorno al rapporto e intorno al futuro di Bbc, in un momento in cui la rete si stava espandendo anche oltre oceano.
Interessante la scelta dell'Indipendent, che il giorno seguente il rapporto di Lord Hutton dedica la sua prima pagina a un foglio bianco con una scritta rossa: "Whitewash? The Hutton Report", dove whitewash sta nuovamnte per insabbiamento, colpo di spugna.
Sul quotidiano Daily Mirror la prima pagina è dedicata alle foto di Blair, di Alastair Campbell, del ministro inglese Hoon (Difesa). Il commento è di una sola parola ed è riferito alle accuse: "infondate".
Per il Daily Express l'operazione di Hutton è stata di pulizia, parafrasanfdo la pubblicità di un detersivo commercializzato il Gran Bretagna del tono di "così bianco che più bianco non si può"
Un giornale conservatore come il serale Evening Standard riprende un sondaggio sulla popolazione inglese che nella percentuale del 56 trova ingiusto che le critiche di Hutton si siano rivolte soprattutto alla Bbc, coprendo così il Governo.
Per il settimanale Economist il titolo è: "I survived", riferito a Tony Blair, mentre il sottotilo recita: "Il primo ministro è stato vendicato da Lord Hutton, ma gli eventi recenti lo hanno indebolito". (http://www.economist.com/printedition/displayStory.cfm?Story_ID=2397929)
Il New York Times parla di "Dubious Victories" e calca la mano sulle reazioni e sui "fenomeni da circo" di tutta questa vicenda. (http://www.nytimes.com/2004/02/02/international/europe/02SPIEGEL.html)
Per la stampa specializzata in relazioni pubbliche, le reazioni all'epilogo di questo caso di spin doctoring sono molte e diverse. Citiamo qui, uno su tutti, l'articolo segnalato da Pr Watch che riporta poi al sito dell'autore Greg Palast, dove si scrive di "un futuro splendente per la propaganda di guerra".http://www.gregpalast.com/detail.cfm?artid=311
L'Institute of Public Relations inglese ha preso posizione sull'accaduto. Ecco la sua dichiarazione:IPR says important lessons to be learnt from Hutton Inquiry There are important lessons to be learnt for all concerned from Lord Hutton's detailed and sensitive inquiry into the death of Dr. David Kelly. Colin Farrington, Director General, Institute of Public Relations, said: "The issues of misinformation, leaked information and partial truth have dominated proceedings. Reputations have been damaged and it is now crucial that all organisations involved begin to rebuild trust by demonstrating a renewed commitment to open and honest communication. "The role of professional communicators has come under scrutiny, and the pressures and complexities of the role have been recognised. The IPR restates its commitment to ethical communications, characterised by openness, integrity and truth for all practitioners. "Lord Hutton deplored the early leaking of his report, stating that it was against the public interest. He reiterated the responsibility the media have when exercising their role in society. The Phillis committee last week stressed the importance of building trust and the crucial role communicators and the media play in this. The IPR believes media organisations should renegotiate the rules governing their relationships and has called for a meeting of relevant bodies to take this forward. "Although the IPR welcomes the changes to Government communications made by Phillis, it firmly believes a Civil Service Act is urgently needed to clearly define the role of government communicators."
Eva Perasso - Totem
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