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Le nubi tossiche e comunicative di Chernobyl

04/05/2004

L'esplosione del reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl il 26 aprile 1986 sarà ricordato, ancora per molto, come il peggiore disastro nucleare della storia. Oltre all'immenso danno ecologico Chernobyl ha rappresentato anche un grave danno infomativo

A oggi i dati ufficiali messi a disposizione dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) riferiscono di 30 morti per le radiazioni dovute all'esplosione, 2000 bambini malati di tumore alla tiroide, qualche altro e non meglio precisato migliaio di bambini colpiti da mali sconosciuti e mai visti prima del disastro e di oltre 100.000 sfollati dalla zona. Il resoconto è già di per sè drammatico, ma il peggio è che non è considerato affidabile e si presume che le cifre ufficiali siano molto al di sotto dei danni reali. A lanciare l'allarme è stato Abel Gonzales, responsabile della sicureza per l'Agenzia Internazionale Energia Atomica, che ha definito il dopo-Chernobyl un "problema epistemologico". I comunicati ufficiali rilasciati dall'allora governo sovietico e, dopo la divisione dell'Unione, dall'amministrazione Ucraina sono confusi e contraddittori e la popolazione dell'area interessata dal disastro ancora oggi non sanno i rischi che corrono. Per ovviare a questa preoccupante lacuna nell'informazione l'AIEA ha istituito un forum per avere "notizie serie ad autorevoli sulla situazione venutasi a creare dopo Chernobyl".Ad aggravare questa situazione di disinformazione, più o meno voluta, ha contribuito anche la corruzione. Il governo sovietico offrì a quei 600.000 volontari (detti "liquidator") che contribuirono a mettere in sicurezza il reattore esploso uno sconto vitalizio sui mezzi pubblici e altre facilitazioni: la conseguenza di questo atto di ricompensa fu che la maggior parte delle tessere che attestavano la qualifica di liquidator venero comprate corrompendo gli uffici preposti, falsando così ulteriormente il monitoraggio delle conseguenze sulla salute dei coinvolti nel disastro. L'AIEA ha di fronte a sè un compito titanico ma indispensabile: rileggere una cronaca distorta e riscriverla con onestà intellettuale.
Gabriele De Palma - Totem
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