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L'etica nella professione e la CSR: questi i temi affrontati nel 12° modulo del Master in RP d'Impre

04/10/2005
Master in Relazioni Pubbliche d'Impresa 2005 12° Modulo "L'etica nella professione e la CSR"30 settembre-1 ottobre 2005 
DOCENTI RESPONSABILIDott. Emilio ContiProf. Emanuele InvernizziIl programma
1. Etica e CSR nella professione di relazioni pubbliche2. Gli strumenti della CSR3. Esercitazione: comunicare il codice etico4. La rendicontazione della CSR5. Esercitazione: interpretare e comunicare un bilancio di Sotenibilità6. Lo stakeholder management
Etica e CSR nella professione di relazioni pubbliche
L'ultimo modulo del Master in Relazioni Pubbliche d'Impresa è stato dedicato al tema dell'etica nella professione di RP e alla Corporate Social Responsibility (CSR). Il professor Invernizzi ha introdotto il modulo definendo il concetto di etica ed evidenziandone l'importanza in quanto componente strutturale di ogni professione. Nella professione di RP in particolare l'etica rappresenta un punto di riferimento poiché il professionista si occupa non solo di come, ma soprattutto di cosa comunicare ai pubblici di riferimento e agli stakeholder. L'etica inoltre è un elemento centrale in quanto riguarda non solo il sistema delle professioni, ma anche quello delle imprese e quello delle economie di mercato: è infatti un fattore in grado di influenzare la produttività e il successo delle imprese e di conseguenza anche il sistema economico.
Altro tema correlato e di grande attualità è quello relativo alla formazione etica. Il docente ha definito e illustrato il concetto nelle sue varie dimensioni specificando l'importanza dell'audit interno del comportamento etico e la funzione dell'internal ethical auditor.
Gli strumenti della CSR
Nella seconda parte della mattinata di venerdì il Dott. Conti ha poi introdotto il concetto di CSR e ne ha descritto i principali strumenti di comunicazione.Primi fra tutti i sistemi di gestione che attraverso un miglioramento delle attività e il controllo delle variabili interne a determinati processi aziendali garantiscono uno sviluppo sostenibile dell'azienda.Il docente ha quindi illustrato le caratteristiche generali dei sistemi di gestione e le principali fasi che li costituiscono (PDCA= Plan, Do, Check, Act): alla base della decisione di dar vita ad un sistema di gestione vi deve essere una politica aziendale che crede nella sua utilità per l'impresa e nei valori di cui esso si fa portatore. Fatta questa premessa, la prima fase che un'organizzazione deve porre in essere è quella di pianificazione del sistema, seguita da quella di attuazione e funzionamento. Infine seguono le fasi di controllo e di riesame da parte della direzione. Tutto ciò ha come fine ultimo il miglioramento continuo dei sistemi di gestione messi a punto dalle imprese.
Vi sono inoltre delle norme che regolano e certificano i sistemi di gestione. Tali norme sono di vario genere e spaziano dal tema ambientale a quello della sicurezza, a quello etico e sociale.
Dopo aver fornito un quadro generale dei sistemi di certificazione esistenti, il docente ne ha analizzati due in particolare: il regolamento Emas e il regolamento UNI EN ISO 14001, entrambi relativi alla tematica ambientale. 
Esercitazione: comunicare il codice etico
Nella prima parte della lezione di venerdì pomeriggio i partecipanti del Master, suddivisi in gruppi, hanno affrontato un'esercitazione. Attraverso di essa i ragazzi hanno potuto analizzare un caso aziendale e mettere a punto varie ipotesi di comunicazione del codice etico agli stakeholder di riferimento. Nell'ultima parte dell'esercitazione sono state analizzate le diverse proposte dei gruppi dando vita a un confronto ricco di spunti e di approfondimenti.
La rendicontazione della CSR
La lezione è proseguita affrontando il tema della rendicontazione. I report costituiscono lo strumento principale al fine di realizzare e rendere pubbliche le misurazioni dell'impatto sociale, ambientale ed economico dell'impresa.Il docente ha illustrato le varie tipologie di report, le linee guida e le finalità che l'organizzazione si pone nel comunicare determinati dati ai propri stakeholder. Sono stati analizzati rispettivamente il bilancio ambientale, quello sociale e quello di sostenibilità. Questi tre strumenti, a differenza del bilancio economico dell'impresa, non sono obbligatori e si basano sulla volontarietà dell'azienda. Nonostante ciò, statistiche dimostrano che negli ultimi cinque anni sempre più imprese hanno deciso di redigerli al fine di valorizzare la propria reputazione agli occhi di tutti gli stakeholder. 
Esercitazione: interpretare e comunicare un bilancio di sotenibilità
La giornata di venerdi si è poi conclusa con un'esercitazione relativa al tipo di bilancio che negli ultimi anni ha riscosso maggiormente il favore delle aziende e cioè il bilancio di sostenibilità. I partecipanti del Master hanno cercato con l'aiuto del docente, di interpretare un bilancio utilizzato come esempio e, divisi in gruppi, hanno lavorato cercando di avanzare delle ipotesi circa le attività di comunicazione che avrebbero potuto ruotare intorno ad esso.
Al termine ogni gruppo ha esposto le proprie proposte confrontando insieme agli altri le ipotesi e discutendone i punti di forza e di debolezza.
Lo stakeholder management
La lezione di sabato mattina è stata interamente dedicata al tema dello stakeholder management. E' intervenuto come ospite il Dott. R. Zangrandi, responsabile della CSR in Enel, il quale ha fornito ai partecipanti un quadro chiaro ed easustivo sia del quadro teorico di riferimento che dell'applicabilità diretta della CSR da parte delle imprese. Il passo successivo ha visto al centro della discussione l'analisi dei diversi stakeholder di un'impresa e delle loro aspettative. Attraverso la sua testimonianza il Dott. Zangrandi ha potuto portare ai partecipanti la sua esperienza diretta in Enel con particolare riferimento ai report agli stakeholder e all'ampliamento che negli ultimi anni si sta verificando circa il numero e la varietà dei portatori di interesse dell'impresa. 
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