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Litigation PR per il genero di Trump

19/12/2017

Giovanni Landolfi

Il nuovo legale di Jared Kushner, genero di Trump nonché consulente della Casa Bianca su Commercio e Medio Oriente, sta cercando un’agenzia specializzata in Litigation PR. Lo rivela il sito di comunicazione O’Dwyer PR, a dimostrazione che negli USA, dove sono nate, le Litigation PR stanno fuori dagli studi legali, come racconta Giovanni Landolfi.

Le Litigation PR stanno fuori o dentro gli studi legali? In America stanno fuori. Sebbene si tratti di un tema di nicchia, c’è dibattito sulla natura e la collocazione delle attività di relazioni pubbliche legate ai contenziosi legali, le cosiddette Litigation public relations. Allora conviene guardare agli Stati Uniti, dove sono nate: lì le litigation PR stanno fuori dallo studio legale. Non conta molto che alcune facoltà di legge propongano corsi di “Visual persuasion”, come fa la New York Law School: quelli sono dedicati alla comunicazione efficace all’interno del processo e del tribunale. Ma quando il gioco si complica, è la specializzazione che conta e allora sono gli stessi legali a rincorrere i comunicatori. Sta avvenendo anche in questi giorni ai massimi livelli: il nuovo legale di Jared Kushner, genero di Trump nonché consulente della Casa Bianca su Commercio e Medio Oriente, sta cercando un’agenzia specializzata in Litigation PR. Lo rivela il sito di comunicazione O’Dwyer PR, che parla della ricerca di un consulente di crisi per i clienti di alto profilo, da parte del noto avvocato Abbe Lowell – un curriculum lungo così, che include un incarico di peso durante il procedimento per impeachment a Bill Clinton. Ed è difficile immaginare che ci possa un cliente di profilo più elevato del First son-in-law, pedina scivolosa sulla scacchiera del Russiagate.

Kushner finora non è stato sottoposto a indagine, ma la macchina dell’inchiesta federale va avanti e l’avvocato Lowell evidentemente ritiene prudente non farsi trovare impreparato in caso di sorprese da prima pagina. Da notare che Lowell è stato ingaggiato a giugno 2017 perché il team legale di Kushner aveva un problema: faceva capo infatti a un autorevole studio legale di Washington, WilmerHale, talmente autorevole da annoverare trai suoi partner Robert Mueller, già direttore dell’Fbi nelle amministrazioni Bush figlio e Obama. A maggio, però, Mueller è stato nominato procuratore speciale per l’inchiesta sulle interferenze del Cremlino nelle elezioni americane e sulle presunte collusioni con lo staff del presidente Trump, già costate il posto all'ex consigliere per la Sicurezza Nazionale Michael Flynn. Mueller si era subito dimesso dai suoi incarichi presso lo studio legale WilmerHale, ma la squadra andava inevitabilmente ripensata.

Così è arrivato l’avvocato Abbe Lowell, la cui strategia di difesa non è nota, ma pare chiaramente ancorata a due solidi pilastri: le toghe nel tribunale federale, le armi delle relazioni pubbliche in quello mediatico. Affidate, come si conviene, a professionisti delle litigation RP con l’elmetto. Perché ci sarà battaglia là fuori.

 

 
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