Valentina Citati
I 50 brand più amati al mondo; come cambia e si rafforza il rapporto tra consumatori e brand sempre meno inclini, i primi, ad abbandonare le aziende incapaci di offrire connessioni autentiche; la centralità della sostenibilità e della capacità dei marchi di creare (e comunicare) un business sostenibile per sostenere lo sviluppo del Pianeta come fonte del love brand. Tutto questo e molto altro nel nuovo il report di Talkwalker-Hootsuite.
Cominciamo dalla ricerca che si è svolta assegnando un punteggio a ogni brand sulla base di 3 criteri differenti, facendo ricorso alla Social Intelligence ed alla analisi comparativa di Talkwalker. I tre criteri sono stati sviluppati sulla base di:
Passione: misura la passione estrema, positiva o negativa, nei confronti di una realtà
Soddisfazione: misura il livello di soddisfazione della clientela di riferimento considerando le recensioni e i clienti individuati
Fiducia: misura il livello di fiducia tra il consumatore e il brand.
Per redigere il rapporto Love Brands 2022 sono stati analizzati 2,6 miliardi di conversazioni relativamente a 1.500 brand che operano in otto mercati e venti settori diversi, misurandone le prestazioni in queste tre aree nei social media e nei siti di recensioni
I brand che sono rientrati nella classifica sono riusciti a differenziarsi dalla concorrenza, grazie alla capacità di rendere le loro esperienze di interazione digitali personalizzate ed umane. Ad ogni brand è stato assegnato un punteggio su una scala da 5 (il più alto) a -5 (il più basso). Questo indice si basa su tutte le menzioni attorno ai brand analizzati, dando forma all’indice Brand Love.
Oltre alla classifica dei 50 brand più amati a livello globale e ai 10 selezionati localmente i risultati mostrano e confermano quanto oramai i consumatori, in particolare dopo l’esperienza della pandemia, abbiano modificato le loro aspettative e abitudini di consumo premiando quei marchi capaci di puntare su una relazione personalizzata e umana nonché sulla sostenibilità ambientale, valore sempre più centrale nelle scelte di consumo. Essere amati, quindi, ripaga con l'86% dei consumatori che spende di più per un brand che ama, riesce a trasformare i consumatori in testimonial di marca con la capacità di generare un passaparola orizzontale che vale oro e genera fedeltà che, nella fluidità del panorama attuale di scelte sempre modificate e modificabili, è quantomai arduo ottenere.
“Le persone cercano brand che si allineino ai loro valori, fornendo al contempo un’esperienza di consumo impeccabile; è questo il presupposto fondamentale per accrescere il Brand Love.”
Il primo love brand al mondo è l'azienda di attrezzature sportive Asics, che dimostra un impegno incrollabile a sostegno della sua filosofia fondante. In Italia la medaglia d’oro va invece ad Aprilia, seguita da Abarth e Illy.