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Mannozzi su Oscar: la gestione del rischio e l’attenzione alla sostenibilità, ineludibili per la finanza

21/09/2020

Rossella Sobrero

Continuano le interviste della Presidente Rossella Sobrero ai partner dell’Oscar di Bilancio. Protagonista di questa settimana Roberto Mannozzi, Presidente ANDAF, che illustra l’importanza dei valori alla base dell’Oscar e i trend futuri della finanza globale.

La collaborazione di ANDAF con l’Oscar di Bilancio è di lunga data. Quali ragioni vi hanno portato ad essere partner anche in questa edizione?

ANDAF è una Associazione che ha superato il mezzo secolo di vita (è nata infatti nell’ormai lontano 1968) e, rappresentando in Italia la categoria manageriale dei cosiddetti “preparers”, si è da sempre proposta e schierata in prima linea nel dare il suo contributo tecnico concreto e attivo per migliorare il corredo dell’informativa finanziaria societaria al fine di renderlo più chiaro, trasparente, e rappresentativo della realtà operativa e degli scenari in cui le aziende si muovono.

Alla luce di questa premessa, fin dall’avvio delle prime iniziative che si sono poste l’obiettivo di premiare i bilanci aziendali nazionali, ANDAF è stata quindi, per definizione, partner attivo e collaborativo, portando ai tavoli di lavoro – ormai da molti anni confluiti nell’Oscar di Bilancio e che vedono l’eccellente coordinamento del percorso nelle mani di FERPI – il suo know how professionale e le sue metodologie tecniche di valutazione, attraverso il lavoro dei propri rappresentanti nelle diverse Commissioni di analisi e nella Giuria, garantendo un rigoroso processo di valutazione dei contenuti tecnici dei Bilanci in concorso, sia sul fronte della loro redazione secondo le norme e gli standard di riferimento, via via negli anni sempre più ampi e stringenti, che della validità in termini di comunicazione e informativa.

Tutto questo grande lavoro di tanti anni, realizzato in stretta collaborazione e integrazione con voi e con moltissimi colleghi di valore in rappresentanza di altre primarie e rilevanti realtà associative, accademiche, aziendali e professionali, è considerata da ANDAF quindi una doverosa tradizione di grande valore, finalizzata ad arricchire il patrimonio di cultura tecnica e aziendale del nostro Paese, che non può non essere portata avanti in continuità e con sempre rinnovati impegno ed entusiasmo.

Negli ultimi anni avete implementato l’attività di ANDAF Education: quali iniziative avete in programma?

ANDAF Education costituisce – insieme all’iniziativa dei Master di II livello in Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo, centrati sulla figura del CFO, che ANDAF da anni organizza sul territorio in partnership con alcune fra le principali Università nazionali – uno dei due pilastri con cui l’Associazione realizza l’obiettivo che da sempre si è data di sostenere e supportare concretamente, sul territorio, la crescita della cultura tecnica e professionale dei suoi soci, ovvero dei Direttori Amministrativi e dei loro più stretti collaboratori, affinché possano affrontare con precise e aggiornate competenze il contesto operativo in azienda, in continuo divenire.

E’ quindi un programma di formazione che negli ultimi anni ha ampliato la sua offerta, prevedendo 11 corsi che si svolgono in presenza a Milano, oltre a specifici corsi “in house” offerti alle Aziende, alcuni dei quali rivolti anche al management non amministrativo.

Convinti da sempre del ruolo strategico della formazione e dell’informazione, oltre che del confronto e della condivisione di esperienze, anche quest’anno, pur di fronte alla terribile emergenza sanitaria causata dal Covid-19, non potevamo certo fermare il programma formativo. Per questo, in pochi mesi, abbiamo avviato ANDAF Education Digital, arricchendo così il progetto di formazione con un catalogo di corsi in edizione digitale, veri e propri percorsi formativi su due settimane basati non solo sulla “lezione” via web, ma su una reale interazione a diversi livelli, attraverso una piattaforma di e-learning, fra docenti – rappresentati da manager che portano in aula le loro reali esperienze sul campo – partecipanti e tutor, iniziativa che sta riscontrando molto interesse e successo tra i nostri associati.

Il programma prevede 6 corsi formativi, con accesso ad aule virtuali in logica “smart”, disponibili in piattaforma per gli iscritti – liberi così di poter seguire il corso nei momenti più opportuni – in cui si trovano i contributi dei docenti, video, pubblicazioni e papers, sondaggi e forum di confronto, ecc. Il tutto si conclude poi, dopo aver sostenuto un test di valutazione e ottenuto l’attestato di partecipazione, con una sessione live finale durante la quale il relatore discute delle tematiche proposte interagendo direttamente con i partecipanti.

Un grande investimento innovativo per ANDAF, spinto dall’emergenza vissuta in questo 2020, su cui abbiamo deciso però di puntare anche in futuro, insieme alla ripresa dei corsi in presenza, per arricchire e rendere il più fungibile possibile ai nostri soci, e al mondo dei CFO in generale, l’offerta formativa dell’Associazione.

ANDAF è molto attiva anche a livello internazionale ed è membro fondatore di IAFEI - International Association of Financial Executives Institutes. Quali sono gli obiettivi di questa organizzazione?

IAFEI è un’associazione no-profit, fondata nel 1969, di cui ANDAF – che come già accennato è nata un anno prima, nel 1968 – è appunto una dei soci fondatori. Ad oggi IAFEI conta 18 Istituti Membri, appartenenti a diversi continenti, con un network internazionale di quasi 20.000 CFO e Direttori Amministrativi e Finanziari.

In sintesi, i suoi obiettivi principali sono:

-       promuovere un approccio globale nell’utilizzo delle best practices nel campo della gestione finanziaria,

 

-       creare un know-how più ampio e comune grazie ai contenuti prodotti dai Comitati Tecnici, costituiti da professionisti di alto livello e appartenenti trasversalmente agli istituti membri,

-       creare collaborazione e collegamento fra professionisti di alto livello e istituzioni nazionali e internazionali nell’ambito della gestione dei mercati finanziari, della statuizione degli accounting e tax standards ecc.

-       fornire un network internazionale utile sia ai soci che ai partner dei singoli istituti membri.

Di conseguenza, le principali attività svolte da IAFEI sono così riassumibili:

-       partecipazione a tavoli di lavoro organizzati da istituzioni internazionali (come IFAC o CFE – Tax Advisers Europe),

-       organizzazione di eventi internazionali per promuovere lo scambio di conoscenze e il networking, in particolare attraverso il Congresso annuale mondiale, a cura, ogni anno, di uno degli istituti membri,

-       redazione di newsletter a contenuto tecnico professionale e della IAFEI Quarterly, una rivista elettronica che raccoglie trimestralmente articoli redatti dagli istituti membri e di carattere tecnico finanziario.

Una domanda per chiudere: quali sono i trend più evidenti nel mondo della finanza e quali scenari ci attendono in futuro?

Premesso che riuscire ad individuare in questo momento storico – che ha visto negli ultimi anni un crescendo senza precedenti di eventi negativi straordinari a livello globale sfociati in periodi di crisi sempre più travolgenti e culminati nella pandemia, tuttora in corso, del Covid-19 – quali potranno essere gli scenari futuri rappresenta un esercizio certamente ineludibile, ma anche molto più complesso di quel che è sempre stato, non c’è alcun dubbio che sia ormai evidente a tutti noi, come cittadini e come manager, che la centralità di temi come la gestione del rischio e la attenzione alla sostenibilità, intesi non solo come sensibilità ai temi ambientali, devono diventare elementi fondamentali da porre senza più alcun tentennamento, al primo posto nelle strategie di ogni organizzazione, a partire dalle istituzioni e dai governi di ogni parte del mondo, per passare alle aziende, sia pubbliche che private e di ogni dimensione. 

Guardando a queste ultime, le strategie di business riflesse nei piani industriali prospettici delle imprese saranno pertanto sempre più “contaminate” dalle performance non finanziarie, con effetti diretti sui profili di rischio delle aziende, sulla loro reputazione e sui loro risultati finanziari. L’intreccio sempre maggiore dei risultati economico/finanziari e delle performance riconducibili alla Corporate Social Responsability (CSR) dovrà condurre le competenze legate alla sostenibilità fuori dagli attuali silos di figure aziendali dedicate, per coinvolgere tutte le funzioni, a partire evidentemente dai board e i vertici aziendali, per toccare trasversalmente tutto il management, con il CFO in un ruolo sempre più centrale anche in quest’ambito.

Nel corso degli ultimi anni, si è infatti assistito ad un crescente e diretto interesse da parte degli stakeholders ai fattori intangibili del valore di impresa, comunemente denominati ESG, Environmental, Social and Governance, che tengono in considerazione aspetti “non financial” della gestione, ormai sempre più connessi agli obiettivi tipici della performance finanziaria. Di conseguenza, mercati, banche, fondi di private equity e altri investitori istituzionali guardano con crescente attenzione all’informativa aziendale, con particolare interesse alla “dichiarazione non finanziaria” ex D.Lgs. 254/2016 e ai rapporti di sostenibilità, in quanto fattori chiave per influenzare le decisioni di investimento.

Alla luce di tutto ciò, ANDAF è da anni concentrata sui temi della sostenibilità e delle “non financial information”, così come del “risk management”, ai quali peraltro ha dedicato, con grande successo di partecipazione, due Forum di approfondimento nei mesi di giugno e luglio scorsi, e siede, insieme ad altre associazioni ed entità professionali di rilievo, ai tavoli che in questo momento sono impegnati a contribuire tecnicamente alla definizione del quadro dei relativi standard e regole di quantificazione e rappresentazione.

 

 

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