Daniele Chieffi
Le parole digitali non esistono, tantomeno le “parole ostili” digitali. L'odio non è un fenomeno confinato alla Rete. Esistono l’odio, il rancore, la violenza, il sessismo, il razzismo, l’ignoranza e il Web e i social sono tecnologie abilitanti all’espressione di qualcosa che pre-esiste. E il tutto avviene su un sistema dell’informazione che nutre il fenomeno delle fake news. Il digitale è lo specchio della nostra società e l'unico modo per intervenire è accettare che la patologia sia sociale. La riflessione di Daniele Chieffi.