Ferpi > News > Pepsi sulle orme di Mc Donald's

Pepsi sulle orme di Mc Donald's

24/10/2005

La campagna di relazioni pubbliche di Pepsi, tutta improntata al socialmente responsabile. L'eterna rivale di Coca Cola dedica un'etichetta alla salute, con un occhio di riguardo alle minoranze etniche e ai poveri, paradossalmente più interessati dal problema dell'obesità.

Un tempo i grassi erano ricchi. Grasso era bello e l'opulenza era un segno di appartenenza a una classe sociale alta. Ma nel terzo millennio tutto sembra essersi rovesciato e i nuovi poveri sono afflitti da problemi di linea, relegati a un'alimentazione sbagliata e nemica delle linea. A loro Pepsi dedica 200 prodotti raccolti nella linea Smart Spot, dalle patatine Baked Lay a Diet Pepsi per finire con il succo Tropicana, e promuove una nuova campagna pubblicitaria per farli conoscere. Una serie di bevande e alimenti conformi ai più rigidi criteri nutrizionali, a uso e consumo dei ragazzini che si apprestano a diventare grandi, e ancor più ai giovani latino-americani, afro-americani, asiatici. A quello che viene definito anello debole delle società.
Per l'industria delle bevande e del cibo è un percorso obbligato: bisogna dimostrare di essere vigili nei confronti della salute, socialmente responsabili, attenti al colesterolo, agli zuccheri e all'obesità. Questo servizio del Wall Street Journal racconta nei dettagli l'iniziativa di Pepsi, altra icona delle cattive abitudini alimentari dei giovani, più volte accusata insieme ad altri brand famosi di inquinare la salute dei bimbi con le sue bollicine, ponendo la basi per una futura generazione di obesi.
Secondo la società di ricerche Purchase gli acquisti targati Smart Spot hanno influito sulle vendite totali per più del 41%, a testimonianza che in giro c'è molta voglia di salute, anche da parte del pubblico meno consapevole.Come fa notare il capo del settore innovazione, Brock Leach, Pepsi sta puntando molto sulla promozione dei prodotti cosiddetti "ethnic gatekeepers". L'ambizione è quella di modificare profondamente lo stile di vita e le abitudini degli adolescenti e dei bambini, di educare laddove non educa la famiglia e la scuola, di sensibilizzare. I soliti maligni sono perplessi e vedono come fine ultimo e principale la voglia di farsi pubblicità. In tutti i modi possibili. Ma intanto il marchio Smart Spot esiste e fa vendere più del resto.
Eppur qualcosa si muove.
Emanuela Di Pasqua - Totem
Eventi