Product placement senza web
30/05/2007
L'Unione Europea approva le regole per il product placement televisivo ma la rete rimane fuori dalla legislazione.
Il governo dell'Unione Europea ha approvato modifiche radicali alle leggi in materia di diffusione radiotelevisiva, ampliando la quantità di pubblicità autorizzata e permettendo il product placement negli spettacoli televisivi. I cambiamenti, approvati con un accordo politico tra Parlamento e Commissione Europea, passeranno in parlamento entro l'anno e saranno attuabili dal 2009. L' Audiovisual Media Services Directive sarà il riferimento per tutta l'Unione Europea a cui i singoli stati dovranno adeguarsi con proprie leggi entro due anni.
Il product placement approda in Europa per ovviare alla differenza con gli Stati Uniti, che metteva in difficoltà i produttori di contenuti europei, in lotta impari con la concorrenza americana.
Le nuove regole permetteranno di mostrare il prodotto comunque soltanto in determinate circostanze: le marche non dovranno essere troppo in evidenza e saranno accompagnate da diciture che avvisano i telespettatori. Tutto ciò sarà comunque vietato nei programmi per bambini, in quelli di notizie e nei documentari. Tali limiti secondo l'ACTE, Association of Commercial Television in Europe, potrebbero rendere ancora difficile importare legalmente i programmi americani, spesso carichi di product placement.
La normativa approvata riguarda anche i video on demand su altri canali, quali la tv via cavo, ma non comprende la rete che rimane fuori dalla legislazione come desiderato dai vari Google, Yahoo, You Tube che - con grande sforzo di lobby - hanno evitato limitazioni che li avrebbero portati al tracollo del business. La precedente legislazione in materia risaliva al 1989, non comprendeva ancora tv via satellite e banda larga, ed era perciò decisamente non adatta alla realtà di oggi.
N.C.