Relazioni Pubbliche e moda: la comunicazione all’interno di una casta
25/03/2010
La comunicazione della moda è stata al centro dell'ultimo incontro promosso da Uniferpi. A parlare agli studenti è stato Luca Testoni, giornalista e scrittore del libro _L’ultima sfilata_.
Giovanna Fabiano
Milano, sala riunioni Ferpi: si apre in questa sede, martedì 23 marzo, il dibattito sul corrosivo libro L’ultima sfilata presentato lo scorso 17 febbraio presso la Libreria Mondadori di Milano.
Ad aprire il dibattito, parlandoci della sua professione, proprio lo stesso Luca Testoni, laureato in Finanza, e giornalista dal 1996. La sua carriera lo ha visto impegnato prima in redazioni di diverse testate occupandosi in particolare del settore della moda, oggi invece come vice caporedattore del quotidiano Finanza & Mercati.
L’obiettivo dell’incontro, a fronte anche della lettura del libro, era quello di capire come in un sistema complesso come quello della moda, che tanto interessa moltissimi studenti, trovino spazio, si inseriscano e si sviluppino le relazioni pubbliche.
Il dialogo con Luca Testoni si è aperto analizzando prima di tutto la relazione tra giornalismo e moda. E’ stato fondamentale chiarire la differenza tra giornalisti di moda e giornalisti che si occupano del settore della moda. Se per i primi è importante stabilire una relazione “amichevole” con i grandi stilisti (da leggere anche: per i grandi stilisti è importante conquistare l’amicizia e la benevolenza dei giornalisti di moda) per i secondi l’importante è ricercare avvenimenti che abbiano la caratteristica della notiziabilità.
L’attenzione si è poi spostata sulle motivazioni che hanno spinto il giornalista a scrivere della complessità del fashion system e a fargli fare un vero e proprio processo non alle intenzioni ma ai fatti (il libro è una testimonianza vera e propria documentata da atti giudiziari).
Testoni ha spiegato come la sua attività gli abbia permesso di conoscere e vedere situazioni per certi versi imbarazzanti che hanno dato vita a un sistema di do ut des che ha funzionato molto bene negli anni ’80 ma che ora ha bisogno di un vero e proprio restyling. “Gli dei dell’Olimpo” devono scendere in terra, devono affrontare la situazione, devono ammettere le loro colpe, devono trovare una soluzione per salvare una delle poche eccellenze che restano all’Italia. La moda e Milano devono essere rivitalizzati, questo è il messaggio che Testoni lancia.
Da questo accorato appello emergono le riflessioni sulle relazioni pubbliche e sul ruolo e l’importanza che queste devono avere all’interno del sistema moda. Il modo di comunicare deve cambiare. Non possiamo più parlare, per di più erroneamente, di pubbliche relazioni della moda ma di relazioni pubbliche nella moda. Soprattutto questo mondo necessita di relazioni pubbliche sempre più etiche e morali. Dove andrà a finire la moda senza etica e morale? Questi valori li ha mai avuti o li ha persi?
Quale ruolo ha avuto ed ha tutt’ora il comunicatore all’interno dell’azienda di moda? Deve essere parte del sistema o è meglio ne conosca solo la struttura e agisca come organo super partes in modo da avere una visione più distaccata e lungimirante?
Sarebbe forse più utile dividere il budget della comunicazione da quello dell’advertising per rendere più consapevoli le aziende dell’importanza di una comunicazione etica e morale?
Internet: strumento indispensabile e vantaggioso per una moda 2.0? Se si, quali sono le modalità per emergere e uscire dal grigiore generale?
Alla luce di queste riflessioni un alone di pessimismo cala sul mondo della moda e dilaga nella sala e tra gli animi di noi studenti interessati al magico Olimpo.
Luca Testoni però prende in mano la situazione e ci lancia una sfida: il sistema non funziona e deve essere cambiato, siate voi, futuri professionisti, i promotori di iniziative e idee per ri-costruire le nuove relazioni all’interno del mondo della moda affinché non si arrivi davvero all’ultima sfilata.
Sfida accettata caro Luca!
Grazie e alla prossima per misurare i primi risultati delle nostre iniziative!