Rp e design si incontrano con Di@logo

Eco-sostenibilità delle opere e l’agire eco-sostenibile: questo il tema dell’incontro in programma a Milano martedì 30 novembre, in cui design e comunicazione si confronteranno e discuteranno del proprio futuro, insieme ad autorevoli voci provenienti da entrambi i mondi. Protagonisti i ragazzi di Uniferpi in collaborazione con Jecomm.

di Vittorio Sica
Talkshop: ascolta, conosci e dialoga.
Di@logo: è un evento, è un talk show.
Dialogo: è l’esatto equilibrio tra design e comunicazione.
Andiamo per ordine.
Raramente il mondo del design ed il mondo della comunicazione si sono dichiaratamente confrontati per ricercare delle sinergie comuni all’interno del loro agire. Raramente i designer si sono preoccupati di parlare con i comunicatori al fine di trovare un modo per spiegare le loro opere, le loro realizzazioni ed i loro oggetti di design.
Di contro anche i comunicatori hanno prestato poca attenzione a capire, fino in fondo, e spiegare e raccontare le opere di design ed i perché dei designer. Tenendo in considerazione il fatto che spesso gli oggetti di design sono opere di interesse artistico.
Quindi, all’apparenza questi due mondi sembrano divergere perché si è soliti pensare, erroneamente, che gli oggetti di design non abbiano bisogno di spiegazioni e parole. Un altro errore frequente è ritenere che i comunicatori debbano concentrare maggiormente la loro attenzione a riempire di parole discorsi che già traboccano di parole.
In fondo, design e comunicazione agiscono su un mercato quasi completamente uguale. Mercato che ha, spesso, come obiettivo quello di intrattenere i pubblici creando un pretesto, un perché che colpisca la gente e la spinga a restare incollati sul “discorso”. Cosa che praticamente il design fa con gli oggetti e la comunicazione con le parole organizzate.
Oggettivamente, questi due mondi hanno un’altra caratteristica chiave in comune: l’utilità.
Oggettivamente, oltre che la loro forma, comunque fondamentale, gli oggetti di design devono necessariamente essere utili come i discorsi che il mondo della comunicazione recita.
Altrimenti sia il design che la comunicazione non avrebbero senso.
Supposto quanto sopra, sembra chiaro che questi due mondi siano molto vicini e convergenti piuttosto che estranei.
Questo l’ha capito anche il team di “Di@logo”, formato dai ragazzi di Uniferpi e Jecomm, che ha creato l’evento allo scopo di convergere questi due mondi in un comune confronto.
Di@logo è un format che si svilupperà in diversi appuntamenti, in diverse edizioni, con temi specifici per appuntamento sui quali si svilupperà il confronto.
Il primo appuntamento con Di@logo appunto sarà martedì 30 novembre alla Design Library di via Savona a Milano.
Il tema su cui si dialogherà sarà l’ Eco-sostenibilità delle opere e l’agire eco-sostenibile.
Dalle 19:30 alle 23 chi parteciperà all’evento avrà la possibilità di assistere al dibattito tra i relatori, ascoltare in concreto alcune interessanti ed innovative “case history” e perfino intervenire e dialogare con i relatori.
Una variabile importante di Di@logo è l’interattività; il pubblico in questo senso è parte integrante della chiacchiera.
Tra i relatori figurano nomi come quello di Luca Fois, sviluppatore di Zona Tortona ed esperto di design e design territoriale, di Sissi Semprini, consulente di responsabilità sociale d’impresa. Ma anche Lorenzo De Rita, art director creativo e responsabile dell’osservatorio Soon, Matteo Ragni, inventore della montatura in legno per occhiali e Antonio Catalani, consulente ed insegnante di comunicazione per beni ad alto contenuto di design. Come case history: Flexiblelove spiegherà in che modo ricavano oggetti di arredamento e di design riutilizzando carta e legno riciclati.
In sostanza, Di@logo è stato creato per parlare e convergere, per conoscere e creare conoscenza e coscienza. Di@logo è consapevolezza ed innovazione. Per Di@logo potrebbe essere coniato un nuovo termine: Talkshop, uno spazio dove si ascolta, si crea conoscenza e si dialoga.
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