Ferpi > News > Rp online - Video Storytelling: l'importanza delle storie

Rp online - Video Storytelling: l'importanza delle storie

26/02/2015

Perché le storie sono tanto importanti? Perché funzionano tanto bene attraverso le immagini? Il Visual Storytelling rappresenta uno dei trend dominanti del 2015 in fatto di comunicazione, come dimostra Valentina Citati nella rubrica Rp online di questa settimana.

Che si parli di marketing, di pubblicità, di comunicazione o di semplice informazione la capacità di narrare buone storie si sta imponendo come strumento centrale per attrarre l’attenzione di individui sempre più distratti e sottoposti ad un flusso incessante di input. Ma perché le storie sono tanto importanti? Le ricerche dello psicologo premio Nobel Daniel Kahneman sottolineano come l’essere umano sia strutturato per comprendere l’ambiente circostante sotto forma di storie. Così il pensiero non sarebbe altro che una successione continua di cause ed effetti ovvero una narrazione ininterrotta. D’altra parte i racconti orali non sono stati forse la prima forma di apprendimento e di memorizzazione collettiva dei popoli prima dell’invenzione della scrittura? Certamente molte cose sono cambiate dal tempo degli aedi dell’antica Grecia ma il potere della narrazione rimane forte come allora e si arricchisce di nuovi elementi, in particolar modo visivi.

La forza del visual


Secondo l’istituto di ricerca Nielsen ogni giorno nel mondo vengono condivisi 27 milioni di contenuti. Tuttavia i dati riportati da Statistic Brain rilevano un continuo calo dell’attenzione negli ultimi anni dai 12 secondi del 2000 ai soli 8 attuali. Questo perché siamo sottoposti ad un flusso di informazioni continue: controlliamo i nostri cellulari circa 150 volte al giorno, le e-mail in media 30 volte ogni ora. La quantità di informazione circolante nel pianeta raddoppia ogni 18 mesi circa! Immaginate cosa succederà con l’avvento dell’IoT quando a comunicare dati e informazioni interverranno anche macchine e dispositivi!

Come emergere in tutto questo rumore? Raccontando storie che siano capaci di trasmettere emozioni. Ecco perché Content Marketing eStorytelling sono divenuti le parole d’ordine di tutti i comunicatori e responsabili di marketing. Gli individui sono attratti da quei brand che sanno umanizzare i loro prodotti e servizi trasmettendo messaggi capaci di veicolare sentimenti ed emozioni coinvolgenti. E proprio qui emerge il potere dei contenuti visuali:

  • il 90% delle informazioni trasmesse al cervello sono visive

  • la memorizzazione delle immagini è 60.000 volte più veloce di quella dei contenuti testuali

  • i post con infografiche aumentano del 12% il traffico medio

  • 700 video di Youtube vengono condivisi ogni minuto su Twitter

  • gli utenti spendono 100% di tempo in più su pagine contenenti video

  • guardare un prodotto in un video aumenterebbe dell’85% la propensione a comprarlo


Questi dati confermano l’importanza crescente del Visual Storytelling come leva per comunicare efficacemente al nostro target conquistando attenzione e generando quel coinvolgimento che è la precondizione necessaria per il compimento di qualunque azione desiderata. Non è un caso che le ultime tre statistiche del nostro elenco parlino dei video. Proprio quest’ultimo si sta affermando, infatti, come il contenuto del futuro, il visual storyteller perfetto!

Il video Storytelling


Un recente studio di Cisco – Cisco® Visual Networking Index™ Global Mobile Data Traffic Forecast for 2014 to 2019 – disegna una massiccia crescita, entro il 2019, del traffico mobile sia in termini di utenti (che arriveranno a oltre 5 miliardi) sia come numero di dispositivi e velocità di connessione delle reti. E qui veniamo al punto che vorrei sottolineare:ben il 72% del traffico dei dati mobile globale sarà rappresentato dalvideo mobile! Un dato confermato anche dalla società di ricerca e analisi tecnologica Gartner http://www.gartner.com/technology/home.jsp secondo cui sono proprio app e contenuti a guidare questi volumi di traffico. In particolare l’analisi dei dati degli operatori di telefonia mobile suggerisce che i mobile video generino già ora il 50% circa di traffico di tutti i dati mobili. Infine Citrix nel suo studio Citrix Mobile Analytics Report, focalizzato sui trend della mobilità sia a livello business che consumer, rileva come al crescere del traffico dei dati l’esperienza mobile diventa sempre più un esperienza video.

Numeri e tendenze che non sono sfuggiti ai colossi social interessati da tempo al Video Storytelling: Google già nel 2006 ha acquistato Youtube, Facebook ad agosto 2014 ha superato quest’ultimo per numero di video visti da pc (grazie anche alla funzione di autoplay), Twitter ha introdotto di recente la possibilità di creare video nativi di 30 secondi, le più popolari app di messaggistica consentono da tempo l’invio di foto e video (da Whatsapp a Facebook Messenger e Snapchat). Anche Instagram, l’app social dedicata al mondo delle foto acquisita da Facebook, che ha superato Twitter come numero di utenti attivi, si è attrezzata per inserire video di 15 secondi in loop (ovvero a ripetizione).

Facebook, in particolare, sta investendo nei nuovi trend notevoli risorse tanto da essere definito sempre più una piattaforma video e una mobile company. Basti pensare che sul sito di social network vengono visualizzati ben 3 miliardi di video al giorno! Inoltre Business Insider, analizzando i dati di una ricerca di Socialbakers (basata sull’osservazione di 4.445 pagine di brand e oltre 670.000 post nel periodo ottobre 2014-febbraio 2015), rileva come i video oramai raggiungano una portata doppia (8.7%) rispetto ai post con foto. Addirittura questi ultimi hanno la reach organica (intesa come percentuale di fan di una pagina che vedono il post senza necessità che questo sia promosso con campagne a pagamento) più bassa di tutti (uno scarso 3.7%) risultando, quindi, meno visibili anche dei post con link (5.3%) o con solo testo (5.8%).

Aziende e organizzazioni si stanno organizzando per modificare le strategie di comunicazione in questa direzione. E’ molto probabile, pertanto, che i contenuti editoriali professionali conquisteranno gran parte di questo traffico e del mercato. Tuttavia questi dati aprono anche moltissime opportunità per realtà più piccole che sappiano individuare nicchie interessanti e per gli stessi utenti e individui, autori di user-generated video, che disporranno di nuovi strumenti per esprimersi e comunicare.
Eventi