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Rp: un’opportunità contro la crisi

17/09/2010

In tempi di crisi, le Relazioni pubbliche sono la risposta più efficace ai problemi di comunicazione delle imprese e possano non solo aiutare le organizzazioni a superare la recessione ma anche a migliorare la propria reputazione. Una lettera aperta di _Beppe Facchetti._

di Beppe Facchetti
Cari amici Ferpi,
consentite al presidente Assorel di attirare l’attenzione sul convegno che la nostra associazione organizza per il 29 settembre all’Assolombarda di Milano (Relazionarsi: un’opportunità contro la crisi).
E’ un’iniziativa che va al cuore dei problemi di chi fa questo mestiere, perché vuole dimostrare che in un momento di crisi economica, proprio le relazioni pubbliche sono un grande strumento di comunicazione e dialogo con il mercato.
Uno strumento anticiclico, capital saving, che punta ad investire su valori non di breve ma di lungo periodo.
L’advertising fa e continuerà a fare il suo mestiere con azioni talvolta insostituibili, ma le relazioni pubbliche sono qualcosa di più che un fattore moltiplicativo dell’efficacia del messaggio.
Ambiscono a lasciare un segno,a costruire una reputazione (questo è il loro mestiere) e a garantire un ritorno, magari difficile da misurare nell’immediato, ma che resta nel tempo.
Il Convegno di Milano, inserito nel programma della “Settimana della Comunicazione” vuole suggerire riflessioni di questo tipo e segnalare, con un riconoscimento simbolico ma importante, le aziende, gli imprenditori, i manager che in questi anni non hanno cessato di credere nelle relazioni pubbliche.
Renato Manneheimer darà gli elementi di scenario, mentre Alberto Meomartini, per il settore privato, e Alessandro Ortis per il settore pubblico, porteranno la loro testimonianza concreta. Nell’anno in cui le RP italiane hanno vinto a Cannes, ci sembra questa la maniera giusta per rafforzare identità e ruolo del nostro settore.
Chi opera nelle RP in Agenzia o in Azienda vorremmo si sentisse sempre più stimolato dall’idea che c’è un mercato che crede nel futuro di questa professione.
Certamente, un mercato più maturo non può che puntare sempre di più sulla comunicazione relazionale, oggi ingigantita dai nuovi media e dalle nuove tecnologie.
Ne parliamo in un momento di crisi globale, ma siamo convinti che proprio la crisi abbia aiutato tutti noi ad affinare la propria proposta, consentendo un dialogo forte e rispettoso con il protagonista vero del tempo moderno, il consumatore.
Quando la crisi passerà, sarà rimasto qualcosa di più forte e positivo.
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