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Rutigliano: l’inizio di un nuovo capitolo

23/06/2011

“Siamo agli inizi di un nuovo biennio di lavoro: non voglio che questo sia considerato né di continuità né di transizione. È semplicemente un nuovo capitolo”: è con queste parole che _Patrizia Rutigliano,_ neo presidente Ferpi, ha concluso la presentazione delle linee guida per i prossimi due anni rivolgendosi all'Assemblea dei soci.

di Patrizia Rutigliano
Prendere la parola a conclusione del mandato di Gianluca e, soprattutto, dopo i risultati esposti questa mattina è compito impegnativo.
Quello di Gianluca è stato un mandato di 4 anni che ha visto, di fatto, la ricostruzione e il successivo consolidamento del sistema identitario di Ferpi a 40 anni dalla sua nascita.
Non so cosa ne pensiate, ma il fatto di aver visto così tanto interesse, su così tante tematiche, vuol dire che questi 4 anni hanno ridato vita al rapporto con e tra i Soci. Ed è un interesse proseguito anche nelle settimane che hanno preceduto l’Assemblea.
Un interesse e una vitalità che mi hanno impressionato, positivamente, e sempre più coinvolto, spingendomi a ragionare con voi sulle questioni sollevate.
L’ho fatto con i gruppi di lavoro e di riflessione che – man mano sempre più numerosi – si sono creati sulle tematiche più varie, portatori di sentiment trasversali. C’è stato un percorso che ci ha visto insieme a Milano, Roma e Torino e che proseguirà lungo la linea tracciata.
E quindi…eccoci qua!
È tempo di darvi l’idea del biennio che ci attende.
Le consuetudini associative – oltre che l’ordine del giorno assembleare – mi imporrebbero di “illustrarvi” le linee guida del documento programmatico, presentato più di mese fa e reso pubblico attraverso gli strumenti di comunicazione Ferpi.
Oggi però voglio fare un passo avanti ed entrare in una fase operativa per capire insieme, già qui, come intendiamo connotare il biennio 2011 – 2013 e la mia eventuale Presidenza, laddove il Consiglio Direttivo Nazionale mi eleggesse alla guida di Ferpi.
Le priorità indicate nel documento programmatico costituiranno l’ossatura del lavoro del prossimo mandato che ci consentirà di lavorare su 3 grandi aree d’intervento.
In questi anni il perimetro d’azione e gli ambiti di competenza della nostra professione si sono indubbiamente allargati, richiedendo capacità, conoscenze ed esperienze sempre più specifiche, diversificate e trasversali.
Ferpi è una Federazione di professionisti che opera in un contesto di declinazioni professionali diverse. E molti di noi hanno un percorso che le ha attraversate tutte.
Il mondo delle imprese della comunicazione ha già intrapreso un percorso federativo, pur nel rispetto della propria autonomia statutaria.
Anche la nostra Federazione deve riflettere questo cambiamento e avviare una mappatura di tutte le realtà associative che, a vario titolo, sono più o meno contigue alla professione, e valutare insieme se procedere in una logica potenzialmente inclusiva. Il processo di mappatura verrà avviato subito; anzi, direi che per certi aspetti è stato uno degli argomenti di discussione degli incontri di queste settimane. L’obiettivo è giungere ad una fotografia dell’as is reale ed esaustiva – ancorchè dinamica e in continua evoluzione – nel più breve tempo possibile.
In una prospettiva di allargamento e ridefinizione del ruolo della professione, riteniamo importante avviare anche un confronto con il Legislatore sulla necessità di un sistema di regole che garantisca e disciplini le attività dei professionisti.
Inoltre, l’evoluzione del settore richiede che Ferpi sia sempre più responsabile del percorso di sviluppo delle competenze. L’offerta formativa che attualmente proponiamo è molto articolata ma, al tempo stesso, organizzata in modo da risultare frammentata e poco efficace, con il rischio di perdere opportunità oltre che disperdere energie.
Tutto ciò impone di avviare un unico Progetto Formazione, uno sforzo unitario che ricomprenda tutte le esperienze e tutte le attività sotto un unico ombrello e dia loro un’unica visione strategica.
Allargamento e ridefinizione del ruolo della professione, con una conseguente riflessione sui rapporti inter-associativi; “regolamentazione”; offerta formativa interna ed esterna che risponda alle esigenze del mercato del lavoro saranno i 3 progetti su cui concentreremo l’attenzione e catalizzeremo le energie, forti di una maggiore centralità del territorio, di una rinnovata capacità di attrazione associativa e di articolati flussi di comunicazione interna ed esterna, senza prescindere da una evidente necessità di riscrittura della governance della Federazione.
Per rendere operativa da subito la nostra agenda possiamo già prevedere una riunione del CDN da calendarizzare prima delle vacanze estive, con un programma dettagliato e un timing di azioni specifico da rispettare.
Vorrei arrivare già alla prossima assemblea (quella del 2012) avendo svolto una profonda e attenta riflessione da condividere insieme a voi sul nostro futuro associativo: una nuova vision, un rinnovato modello di sviluppo della Federazione che tenga conto dell’evoluzione del settore.
Parlavo prima delle linee guida del documento programmatico come dell’ossatura del lavoro del prossimo mandato. Vorrei approfondirne alcune e, fra esse, sicuramente la centralità del territorio.
Da più parti, in questi mesi, mi è stata chiesta una frequente presenza del Presidente Ferpi in tutte le Delegazioni. Compatibilmente con gli impegni professionali di tutti noi, il Presidente e gli Organi Dirigenti si impegneranno ad ascoltare il territorio in maniera strutturata e a confrontarsi con le Delegazioni.
Non credo, tuttavia, che la centralità del territorio sia solo garantire la presenza del nazionale sul locale. Anzi, viceversa: significa decidere tenendo conto delle implicazioni territoriali.
Già in questo mandato il delegato al coordinamento con il territorio farà parte del Comitato Esecutivo, per garantire la stretta connessione tra attività nazionali e territoriali.
Non solo. Ogni campagna decisa a livello nazionale verrà declinata in specifiche azioni territoriali per evitare attuazioni a macchia di leopardo, lasciando poi in carico al singolo delegato l’organizzazione (o meno) dell’iniziativa.
Anche la riorganizzazione interna della struttura Ferpi, già avviata dal nuovo Direttore, dovrà andare in questa direzione, con una rifocalizzazione delle risorse già presenti nell’Ufficio di Milano e compiti anche di supporto all’operatività delle Delegazioni.
Delegazioni che dovranno riappropriarsi della responsabilità di allargare la base associativa, con un piano definito in accordo con il CDN e che dovrà prevedere non solo obiettivi quantitativi per innalzare il numero di soci ma anche qualitativi, per migliorare la rappresentatività della Federazione sia sul territorio che a livello nazionale.
Anche la comunicazione, valorizzando quanto avviato nel quadriennio Comin, dovrà essere ulteriormente potenziata.
Una comunicazione che dovrà rimettere il socio al centro della comunicazione interna: potenzieremo il ruolo dell’Ufficio di Milano per migliorare i flussi interni, lavoreremo ad un restyling del sito che valorizzi e dia visibilità ai soci, potenzieremo il ruolo delle Delegazioni Territoriali come veri e propri canali per l’invio e la diffusione di messaggi.
Ma è anche alla comunicazione esterna che dovremo pensare. I tanti eventi a cui abbiamo partecipato/presenziato sono importanti e vanno presidiati con costanza. L’Oscar di Bilancio è uno straordinario progetto che in questi anni, da solo, ha contribuito a veicolare il nome Ferpi presso le comunità di riferimento per la nostra professione. Un ringraziamento va a Gherarda, che ha saputo trasformare questo evento in un appuntamento di enorme valore associativo e che anche nel prossimo biennio ne coordinerà l’organizzazione per Ferpi, aggiornandone il format.
Pensando a questa esperienza, e all’enorme impatto sulla credibilità Ferpi, ci piacerebbe declinare l’idea anche in un Oscar da assegnare ai professionisti del settore: negli ultimi anni siamo stati membri della giuria del premio comunicatore dell’anno. E abbiamo visto assegnare premi a varie aree della comunicazione all’interno di contenitori più ampi, promossi da soggetti altri da noi. Dobbiamo chiederci se non sia arrivato il momento di essere noi capofila di un format che vada in questa direzione. Ci lavoreremo.
Nell’agenda delle priorità di questo mandato non può mancare la questione giovani. È una questione su cui vogliamo cominciare a costruire proposte concrete.
Ferpi deve dare dei segnali forti per diventare attrattiva per i tanti giovani che non percepiscono ancora Ferpi come un interlocutore autorevole e rappresentativo.
Dobbiamo saper far coincidere sempre più e meglio le richieste di formazione dei giovani, delle Imprese e delle Università, costruendo percorsi condivisi di riflessione sul ruolo dell’educazione alla professione. In questa ottica, dovrà essere avviato anche il progetto Corporate for Young, annunciato negli ultimi mesi per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, raccogliendo l’adesione del mondo delle imprese e valorizzandone il ritorno anche in termini comunicativi.
E’ evidente che i progetti da realizzare richiederanno l’impegno di tutti noi. Nessun programma può essere realizzato senza una squadra, importante quanto il programma stesso.
Una squadra sempre più rappresentativa dei più diversificati a allargati confini della professione. Una squadra che valorizzi l’esperienza professionale e associativa di alcuni e benefici della spinta innovativa (anagrafica e associativa) di altri.
Il Consiglio Direttivo Nazionale sarà il vero “pensatoio”, il luogo della riflessione per lo sviluppo della nostra Federazione. Un CDN che avrà sempre più ruolo d’indirizzo strategico, direzione e coordinamento delle nostre politiche associative.
In quest’ottica, il ruolo del Comitato Esecutivo, pur nel rispetto dello Statuto e del Regolamento, è destinato a modificarsi nella sua composizione. Un CE costretto a fare a meno dell’esperienza di Florence Castiglioni e Sara Ranzini, da diversi mandati, rispettivamente, Segretario Generale e Tesoriere e a cui va il mio più grande ringraziamento per la passione e la dedizione che mi hanno permesso di conoscere una Ferpi puntuale, solida e finanziariamente sana. Abbiamo intenzione di allargare la partecipazione al CE, cooptando costantemente e a rotazione, oltre ai suoi membri eletti, anche i consiglieri e/o i soci la cui delega è tematica d’interesse alle riunioni.
Il tema delle deleghe è questione che credo debba caratterizzare il prossimo biennio. Le concentreremo al massimo, per evitare dispersione di energie e ruoli, potenziando il numero dei componenti dei gruppi di lavoro.
Già nella prima riunione del Consiglio Direttivo Nazionale verranno deliberate le prime deleghe “strutturali”, indispensabili per arrivare al prossimo CDN definendo la struttura organizzativa del gruppo dirigente Ferpi e i singoli programmi operativi di sviluppo della Federazione per il biennio 2011-2013.
Saranno assegnate subito le deleghe relative a:

Attuazione del Programma
Coordinamento delle delegazioni territoriali
Informazione ed Editoria
Formazione e ricerca
Marketing e sviluppo associativo

Al Presidente verrà assegnata la delega al coordinamento delle relazioni con gli stakeholder (che vanno dai rapporti con le istituzioni a quelli con il mondo associativo).
Il Presidente si farà personalmente garante – assieme al CDN e il CE – dell’attuazione effettiva delle attività oggetto di delega.
Verrà comunque sempre garantita la possibilità per altri soci, anche successivamente, di presentare proposte e idee di azioni al CDN che sarà chiamato a deliberare, anche durante il biennio, nuove deleghe, anche temporanee, a fronte di progetti ben programmati, gestiti e rendicontati costantemente.
Vorrei dare la possibilità a tutti di mettersi in gioco sui temi importanti per la crescita di Ferpi.
Siamo agli inizi di un nuovo biennio di lavoro: non voglio che questo sia considerato né di continuità né di transizione. È semplicemente un nuovo capitolo.
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