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Salta il riconoscimento giuridico delle relazioni pubbliche. Per ora. Intanto, in omaggio al nuovo v

27/04/2005
Glissando poiché solo il silenzio commenta adeguatamente l'immensa vergogna della tragica farsa dei recenti comatosi sussulti del governo e preparandoci al peggio non possiamo però non segnalare ai lettori la sospensione del riconoscimento giuridico delle associazioni per decreto, come sembrava nelle cose solo qualche giorno fa.Poco male.Il ritorno al governo di Giulio Tremonti ci induce - absit iniuria verbi s- ad essere creativi.Pensateci un solo secondo: l'Unione Europea non solo multa l'Italia per aver sforato il 3% nel 2004, non solo annuncia che chiuderemo al 3.6% nel 2005 e al 4.5% nel 2006, ma addirittura contesta la correttezza dei nostri conti pubblici del 2002 e del 2003 e il primo responsabile di questo colossale inganno, destinato a minare quel residuo di credibilità che ancora possiamo avere sui mercati internazionali, cacciato dal governo qualche mese fa, oggi rientra alla grande in pole position come vice-premier e più accreditato leader del post-berlusconismo!Allora mi sono detto: ci provo anch'io ad essere creativo!1.Immaginiamo che la Ferpi concluda un accordo (verosimilmente possibile) con il CIPR - l'associazione inglese che da poco, unica in Europa, ha ottenuto il riconoscimento giuridico - per cui quei  suoi soci che lo volessero, e in base ad alcune pre-condizioni concordate con gli inglesi, possano tutto compreso nel pacchetto associativo Ferpi associarsi anche al Cipr.Questo consentirebbe ai nostri soci di affermare e di essere, a tutti gli effetti, giuridicamente riconosciuti per di più da un Governo comunque più rispettabile e rispettato.2.Immaginiamo poi che altri soci Ferpi decidano di non partecipare a questo schema, e denuncino collettivamente all'Antitrust italiano e alla Corte e Commissione Europea il nostro Parlamento e il nostro Governo perché consentono sul mercato (non solo della consulenza, ma anche del lavoro) una 'concorrenza sleale' e una 'asimmetria competitiva' fra professionisti giuridicamente riconosciuti' e non, tutti egualmente soci di una associazione professionale nazionale ufficialmente riconosciuta da un organismo di assoluta rilevanza Costituzionale come è il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro.Non male come creatività. Vero?(tmf)Ciccate qui per mandarci le vostre opinioni.
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