Non so quanti hanno letto Panorama di questa settimana. A pagina 85 una intera pagina viene dedicata ai ritratti di due colleghe assai note (Giuliana Paoletti e Noris Morano) con articoli, rispettivamente di Antonio Calabrò e di Pietrangelo Buttafuoco.Il titolo è: 'sapessi come è strano far le pierre a milano', dove la e manca a far - annullando così la rima - perché.... finisce la riga. Nulla da dire sul pezzo di Calabrò ma un po' di buon vomito su quello di Buttafuoco.Sentite l'esordio: 'Se c'è lavoro più affine alla fuffa quello è l'impiego delle pubbliche relazioni. E' l'arte di infiocchettare la dura scorza della fregatura in agguato presso le alte sfere del potere e del denaro. Se c'è però una eccezione che smonta la regola del gna gna pierre, quell'eccezione ha un nome......'. wow! non ce le manda dire!Di Buttafuoco ricordiamo brulicanti e puzzolenti corsivi su un quotidiano chic finanziato a parità di condizioni dallo stato e dalla consorte del premier, ma non immaginavamo tanto livore da coinvolgere in un giudizio sprezzante 69.999 italiani: tanti sono i relatori pubblici in Italia, meno l'unica eccezione citata. Una ulteriore testimonianza che per molti giornalisti - e in tutto il mondo non solo in Italia - il nostro lavoro è poco apprezzato per almeno due ragioni:Un rovente corsivo di Toni Muzi Falconi in polemica con un articolo del giornalista Pietrangelo Buttafuoco. Il tema? Le relazioni pubbliche.