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Sapessi com'è usuale, scrivere cavolate a Segrate....

01/03/2005

Un rovente corsivo di Toni Muzi Falconi in polemica con un articolo del giornalista Pietrangelo Buttafuoco. Il tema? Le relazioni pubbliche.

Non so quanti hanno letto Panorama di questa settimana. A pagina 85 una intera pagina viene dedicata ai ritratti di due colleghe assai note (Giuliana Paoletti e Noris Morano) con articoli, rispettivamente di Antonio Calabrò e di Pietrangelo Buttafuoco.Il titolo è: 'sapessi come è strano far le pierre a milano', dove la e manca a far - annullando così la rima - perché.... finisce la riga. Nulla da dire sul pezzo di Calabrò ma un po' di buon vomito su quello di Buttafuoco.Sentite l'esordio: 'Se c'è lavoro più affine alla fuffa quello è l'impiego delle pubbliche relazioni. E' l'arte di infiocchettare la dura scorza della fregatura in agguato presso le alte sfere del potere e del denaro. Se c'è però una eccezione che smonta la regola del gna gna pierre, quell'eccezione ha un nome......'. wow! non ce le manda dire!Di Buttafuoco ricordiamo brulicanti e puzzolenti corsivi su un quotidiano chic finanziato a parità di condizioni dallo stato e dalla consorte del premier, ma non immaginavamo tanto livore da coinvolgere in un giudizio sprezzante 69.999 italiani: tanti sono i relatori pubblici in Italia, meno l'unica eccezione citata. Una ulteriore testimonianza che per molti giornalisti - e in tutto il mondo non solo in Italia - il nostro lavoro è poco apprezzato per almeno due ragioni:

perché siamo - ahinoi! - sovente inattendibili;
perché siamo - ahiloro! - troppo decisivi per il loro lavoro.
C'è solo da operare affinché l'equilibrio si sposti sul secondo versante e che Buttafuoco, nuovo muckracker del nuovo secolo (erano chiamati muckcracker - in italiano, mestatori di merda - i giornalisti aggressivi nei primi anni del secolo scorso) abbia la possibilità di conoscerci meglio e di ravvedersi. (tmf)
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