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Sì news, good news

06/06/2005

"I vostri lettori stanno cambiando? Cambiate il vostro giornale!", è l'invito rivolto ai dirigenti che hanno preso parte all'evento a Seoul dove, in occasione della World Association of Newspapers (WAN), 1.300 delegati si sono dati appuntamento per parlare del futuro dell'informazione, di carta stampata e del giornale del terzo millennio.

Nella capitale coreana è stato confermato ufficialmente quanto detto da Murdoch (e non solo da lui) recentemente: il giornale non è morto, nonostante le news online e i blog, e forse è venuto veramente il momento della convergenza.Dopo le recenti dichiarazioni del tycoon australiano, si torna a parlare dello stato dell'arte delle news: le vecchie notizie su carta "reggono" e fronteggiano con dignità la competizione delle news online e dei blog.Il 23 giugno, proprio a Seoul, c'era stato il raduno dei giornalisti cittadini di tutto il mondo per l'OhMyNews International Citizen Reporter Forum, uno degli esempi più noti delle nuove forme di giornalismo rese possibili dal Web. In quell'occasione si era celebrata la rottura dei rapporti che tradizionalmente separano giornalisti da lettori. Poco prima il re dei media Robert Murdoch, di fronte agli editori di tutto il mondo, metteva l'accento sui cambiamenti dell'informazione, evidenziando la voglia dei lettori di controllare i media e l'evoluzione del giornale, che guarda sempre più ai nuovi strumenti di partecipazione dal basso e alla Rete.Ora a Seoul editori e reporter provenienti da tutto il mondo hanno dato vita al congresso della World Association of Newspapers (WAN). Per due giorni a Seoul sono intervenuti 1.300 delegati di 82 Paesi affiliati e sono state rese note molte cifre, riguardanti i più ampi mercati esistenti, la crescita dell'audience online, i numeri dei giornali, il miglioramento della pubblicità.E' emerso che la vendita globale dei giornali è aumentata del 2,1%, che la pubblicità sta attraversando il suo momento migliore da cinque anni a questa parte e che i cinque mercati più rilevanti sono, nell'ordine, Cina, India, Giappone, Stati Uniti e Germania (rispettivamente con 93,5 milioni, 78,8 milioni, 70,4 milioni, 48,3 milioni e 22,1 milioni di copie vendute quotidianamente).E ancora una volta chi aveva predetto la fine dei vecchi media è stato smentito. Emanuela Di Pasqua - Totem
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