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Siamo tutti relatori pubblici, siamo tutti portatori d’interessi

13/06/2024

Serena Bianchini

FERPI presente al tavolo degli Stati Generali degli Uffici Stampa e della Comunicazione del Lazio. L’appuntamento è stato promosso dalla Consulta degli Uffici Stampa dell’Associazione Stampa Romana in collaborazione con l’Associazione Italiana Comunicazione Pubblica e Roma Capitale.

Siamo tutti relatori pubblici, siamo tutti portatori d’interessi
Appuntamento alle ore 9.00 nella Sala Protomoteca del Campidoglio. FERPI invitata al tavolo degli Stati Generali degli Uffici Stampa e della Comunicazione del Lazio dall’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica. Un programma ambizioso, più di venti relatori tra giornalisti, comunicatori e sindacalisti, in una platea altrettanto variegata.

Dopo una mattinata di forte dibattito, di impegni e proposte, di posizioni spesso in contrasto tra loro, come rappresentanza delle professioni della comunicazione siamo partiti da una (neanche tanto) provocazione: ‘Siamo tutti relatori pubblici, siamo tutti portatori d’interessi’. Opportunità per ribadire il ruolo di tutti noi - tessitori di legami in continua evoluzione all’interno di istituzioni, di contesti pubblici e privati, ruolo capace di estendersi oltre i confini dell’organizzazione, per proporsi come “relatore di comunità” - e creare unità d’intenti.

Sin da subito è emersa una solida linea comune nell’architettura di tutto l’evento: è stato chiaro lo straordinario intento, assolutamente riuscito, di mettere allo stesso tavolo le diverse rappresentanze di giornalisti e comunicatori per fare ordine su professionalità, vecchie e nuove, e sulle prospettive che abbiamo davanti, ponendo sotto la lente d’ingrandimento il ruolo che la tecnologia ha, ormai smisurato, nei due settori.

Dal vertice fino al giovane collaboratore, in un’organizzazione i relatori pubblici sono coloro che sono a contatto con il pubblico.

E aggiungiamo, in un’era di iper-connessione, il pubblico è chiunque e ovunque. Chi lo esercita per professione non può non accorgersi delle potenzialità degli ambassador, veri e propri pivot che il professionista può e deve coinvolgere per dare un’accelerazione alle proprie strategie di comunicazione.

Per Marco Magheri, Segretario Generale dell’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica, “per sostenere l’innovazione e il cambiamento del sistema Paese sul piano della relazione tra persone e istituzioni, bisogna oggi più che mai adottare un approccio omnicanale e intelligente anche con programmi di formazione e aggiornamento continuo, in quanto comunicazione e informazione sono una funzione ordinaria strategica delle organizzazioni, pubbliche e private. Per raggiungere questo obiettivo è determinante agire tutti insieme. Disaffezione al voto, fuga dei giovani verso l’estero, concorsi che vanno deserti e scarsi investimenti industriali sono il sintomo di una crisi di fiducia generalizzata verso la PA”. Una riflessione condivisa. Il posizionamento di comunicazione e informazione in una strategia win-win (dove tutti vincono) è necessario per mantenere e assicurare nel tempo un sistema democratico. La spesa vale l’impresa.

L’invito ad un incontro per migliorare la comunicazione pubblica
La legge 150 del 2000 ha avuto, nelle intenzioni, la giusta intuizione ed esigenza di disciplinare un ambito talmente ampio e complesso che, già allora, non fu adeguata, lasciando ampi ambiti non normati o genericamente individuati, così da consentire una vera e propria interpretatio legis. Alla luce del mutamento sociale, tecnologico e valoriale che necessita di linguaggi, strumenti, mezzi, professioni e professionalità da riscrivere in toto, abbiamo ritenuto utile riaprire una discussione sulla validità dell’impianto normativo della Legge 150 del 2000.

Per questo, insieme ad Una, - come organismi di rappresentanza delle professioni della comunicazione e in forma di agenzie - abbiamo condiviso l’avvio di un dialogo aperto sull’aggiornamento della Legge 150 per rappresentare gli interessi e le opportunità del comparto composto da migliaia di comunicatori, che intende proseguire con i protagonisti presenti all’appuntamento romano.

L’incontro “Stati Generali degli Uffici Stampa e della Comunicazione del Lazio”, momento di riflessione, necessario e attualissimo, è stato per noi opportunità per approfondire il ruolo, certamente indipendente e autorevole, delle Relazioni Pubbliche - disciplina olistica della Comunicazione e del Public Affairs - ma che è anche parte di un ecosistema di attori, tutti co-protagonisti, dove è sempre necessario confrontarsi. Fare sistema insieme è sempre coraggioso e intelligente.

Scarica il comunicato completo.

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