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Socialmente responsabili, grazie al Dalai Lama

05/12/2007

Una ricerca promossa da Edelman-Strategy One fa il punto sulla sensibilità degli europei nei confronti delle azioni socialmente e ambientalmente responsabili. E individua anche i principali ispiratori di buone azioni. Con qualche sorpresa.

Nel mondo c'è voglia di bontà e a trainare questo afflato responsabile sono alcune icone, talvolta inaspettate: questa la conclusione della ricerca promossa da Edelman, con il proposito ambizioso di indagare la sensibilità verso l''impegno sociale, i modelli ispiratori e gli atteggiamenti nei confronti dei marchi giudicati bravi.
Lo studio, condotto su un campione di 5.600 consumatori in 9 paesi (Stati Uniti, Cina, Regno Unito, Germania, Brasile, Italia, Giappone, India e Canada), rivela sostanzialmente che l'88 per cento degli utenti si sente in dovere di contribuire all'azione sociale e ambientale. In secondo luogo propone una classifica dei principali guru in termini di buoni principi: primo tra gli italiani e molti altri europei è il Dalai Lama, a seguire Nelson Mandela e solo al terzo posto figura il Papa.
Sorprendente che in India il principale ispiratore sia considerato Bono, degli U2, e in Giappone il Papa. Insomma la fotografia scattata da Edelman individua una consapevolezza diffusa da parte dei consumatori, decisamente disposti verso i marchi eco-friendly e nel 56 per cento dei casi maggiormente disposti a raccomandare brand che supportano una buona causa, e traccia un profondo cambiamento nei buoni modelli che si vanno imponendo.
"I risultati del nostro studio ci dicono che l'impegno sociale rappresenta ormai una richiesta diffusa del consumatore a livello globale e costituirà sempre più un must per le marche nello sviluppo di relazioni più profonde e significative con i consumatori", ha dichiarato Fiorella Passoni, Amministratore Delegato di Edelman Italia. Per quanto riguarda i modelli scelti dagli occidentali il ragionamento cambia: certamente va registrato un calo di popolarità della Chiesa cattolica, sorpassata in fascino e capacità suggestiva dalle filosofie orientali. Infine va detto che questi modelli di bontà sono soggetti, in una società così mediatica, al potere delle mode e alle regole della reputazione. Alla pari, probabilmente, di altre star.
Redazione totem - Emanuela Di Pasqua
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