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Stakeholder enagagement – rinnovata la giuria al bilancio sociale Hypo Alpe Adria Bank SpA: perché c

03/07/2008

Si è tenuta la seconda edizione della giuria al bilancio sociale di Hypo Alpe Adria Bank SpA. Per il tavolo multistakeholder la necessità di un confronto franco, aperto, costruttivo e trasparente con la comunità richiede continuità di relazione.

La necessità di un confronto franco, aperto, costruttivo, trasparente e paritetico con la comunità degli stakeholder, richiede continuità di relazione: incontrarsi, ascoltare le legittime reciproche aspettative, condividere delle iniziative, e dare continuità nel tempo a tale processo.


La continuità temporale nella relazione formalizzata e proceduralizzata con i portatori di interesse passa così da una fase interlocutoria di reciproca conoscenza (inevitabilmente i primi incontri sono, e non può che essere così, conoscitivi) ad una fase di aumento crescente nella sua fattività, crescente nel suo coinvolgimento e che quindi, andando oltre la reciproca conoscenza, ha la potenzialità di innescare un volano di attività condivise (non bisogna infatti fermarsi all’ascolto ma è necessario che il corporate abbia il coraggio di attivarsi in prima persona per passare dall’ascolto allo sviluppo concreto) che rappresentano le fondamenta per innestare un processo virtuoso sulle variabili fiducia, reputazione e brand aziendali, variabili che a mio parere, essendo l’azienda un organismo che deve produrre non solo reddito ma soprattutto valore per garantire sostenibilità al suo posizionamento di mercato, sono di fondamentale presidio all’attività di CSR che un’impresa decide di attivare.


Con tale premessa si è tenuta la seconda edizione della giuria al bilancio sociale di Hypo Alpe Adria Bank SpA: tavolo multistakeholder che ogni due anni è chiamato a:



verificare se le iniziative proposte nella precedente edizione sono state portate a compimento dall’Istituto di credito;




verificare nel durante dei due anni quali sono stati i processi di CSR sviluppati nell’azienda;




giudicare il bilancio (sociale e civilistico) dell’Istituto;




proporre nuove iniziative prioritarie da sviluppare nel prossimo biennio, in coerenza con le strategie aziendali.



E’ accaduto esattamente quello che è stato indicato in premessa che vorrei chiamare l’innesto del volano della effettiva reciprocità.
Credo che nell’ultima edizione della giuria al nostro bilancio sociale si sia entrati nel cuore della CSR (di seguito viene allegato il giudizio espresso da tale tavolo multistakeholder nonché i membri partecipanti):



aumento della rappresentatività dei soggetti partecipanti;




preparazione dei partecipanti all’incontro (e si sa, la preparazione è il 50% del successo: abbiamo trovato degli interlocutori non solo preparati in materia, ma che avevano dettagliatamente studiato il nostro bilancio, tanto più che, sembrerà banale, ma trovare nel durante dell’incontro diversi rappresentanti con il note book aperto sul nostro bilancio, è stato significativo, appagante);




contenuti proposti e giudizi espressi assolutamente operativi e tagliati sulla nostra specifica realtà aziendale;




voglia di esserci, nonostante le distanze logistiche (siamo a Udine) e la volontarietà di partecipazione.



Si è così stabilito un tavolo di lavoro che ormai rappresenta elemento di continuità nella strategia aziendale, la sensazione alla fine dei lavori è stata proprio questa: “a presto rivederci”.


Così alleghiamo il giudizio e gli impegni che già da oggi assumiamo verso i nostri portatori di interesse: la CSR, come una montagna sconosciuta allo scalatore che per la prima volta le si avvicina dopo averla studiata solo sulle carte, comincia così a mostrare le sue facce, i suoi versanti più belli seppur nascosti, ed a farci capire cosa si può trovare in cima.


“Ogni volta che vedo una montagna mi aspetto si trasformi in un vulcano (Italo Svevo)”
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