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Summit mondiale a Washington sul diritto d’autore

18/06/2009

La pirateria online è stata al centro del 2° Summit mondiale sul diritto d’autore tenutosi il 9 e 10 giugno a Washington. Secondo i dati forniti dal Congresso, il download illegale costa alle aziende americane più di 25 miliardi di dollari l’anno.

Ben 650 delegati, in rappresentanza di oltre due milioni e mezzo di autori ed editori di tutto il mondo, hanno animato a Washington il secondo World Copyright Summit, organizzato dalla CISAC, l’International Confederation of Authors and Composer.
Il tema principe di questa edizione è stata la pirateria online, che secondo i dati forniti dal Congresso, costa alle aziende americane più di 25 miliardi di dollari l’anno. Una due giorni molto intensa, i cui risvolti interesseranno certamente i consumatori europei. Nel discorso d’apertura, il senatore e compositore Orrin G.Hatch ha infatti sottolineato la forte volontà dell’organo legislativo statunitense di avvicinare la legislazione americana a quella del Vecchio Continente.


Molto interesse, a questo proposito, ha suscitato l’intervento del Ministro della cultura francese Christine Albanel, che ha illustrato la nuova legge antipirateria. Una disposizione che affronta il problema del download illegale dalla Rete attraverso un sistema graduale di avvisi, ispirato principalmente da criteri educativi. L’efficacia di questo sistema sarebbe confermata da uno studio del governo francese, secondo cui la maggior parte degli utenti desiste dallo scaricamento illegale fin dal ricevimento del primo avviso. Il Presidente della Società Italiana Autori Editori (Siae), Giorgio Assumma, ha parlato di “vittoria storica di quanti credono e combattono per il giusto rispetto della proprietà intellettuale e del lavoro degli autori, che deve essere incentivato attraverso la sua protezione per il progresso della cultura”.


Nonostante la diversità di opinioni e la vivacità del dibattito, punti fermi della discussione sono stati la necessità, riconosciuta dai più, di una gestione collettiva per la difesa dei diritti, e il bisogno di una semplificazione del sistema delle licenze soprattutto per il settore digitale.


La seconda giornata è stata caratterizzata da temi prevalentemente tecnici, attinenti alla semplificazione delle licenze sul piano internazionali e globale. Anche in questo caso, si è avvertita una manifesta volontà di arrivare ad accordi che soddisfino le esigenze degli autori senza limitare eccessivamente la libertà degli utenti.


Luana Andreoni – Redazione Cultur-e
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