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Toyota, Bp e Alcoa sono le aziende più virtuose del 2005

08/02/2005

Pubblicata la lista delle cento aziende con il miglior sviluppo sostenibile. Ambiente, strategic governence e qualità delle relazioni con i lavoratori i criteri fondanti. Nessuna azienda italiana ai primi posti.

Al World Economic Forum 2005, tenutosi a Davos, è stata stilata la nuova classifica delle aziende con lo sviluppo maggiormente sostenibile. Curiosamente ambigua la definizione che gli organizzatori hanno dato dello sviluppo sostenibile: "capacità di guadagnare (o di essere di giovamento) dal riconoscimento di nuovi mercati ambientali e sociali", e l'ambiguità risiede tutta nel verbo "to profit", che ha accezione sia intransitiva e transitiva. A ognuno la libertà di scegliere ma in realtà i punteggi di merito sono stati assegnati in base a una griglia di criteri tra cui la strategic governance, le iniziative per la tutela ambientale e le pratiche di relazione con il capitale umano. Per Mattew Kiernan, fondatore e Ceo di Innovest che con Corporate Knights Inc ha curato i criteri di merito di questa speciale classifica, sono infatti questi i parametri "che hanno una crescente importanza per la competitività, i guadagni e le performance in borsa di un'azienda." Leggendo la classifica, consultabile sul sito http://www.global100.org/ Global 100 recensito su Ferpi questa settimana, ci si accorde immediatamente che tra le cento più virtuose, benchè numerose siano le aziende europee, nessuna tra queste è italiana. Meritano menzione di riguardo le prime tre classificate: Toyota, British Petroleum e Alcoa.Toyota è stata premiata soprattutto per il suo ultimo e promettente modello di autoveicolo ecologico, la Prius, dotata di un sistema ibrido benzina/elettricità che permette di riutilizzare l'energia abitualmente dispersa dalle auto tradizionali. A oggi è la più realistica - considerata la potenza della lobby del petrolio - realizzazione di un auto a basso impatto ambientale, e il mercato sembra dare ottimi risultati anche in termini di profitti.Alcoa, la più grande produttrice di alluminio, si è distinta per aver individuato e ben gestito i rischi legati ai materiali prodotti e di quelli usati per la lavorazione dei prodotti (il recente caso sollevato dal libro Deceit and Denial insegna cosa non si deve fare).BP viene premiata per motivi analoghi ad Alcoa, attenzione all'ambiente e all'impatto, enorme, che le compagnie energetiche hanno sul territorio e sul clima.  Gabriele De Palma - Totem
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