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Trasmitting Architecture: l'architettura è per tutti. Ferpi, Assorel e Global Alliance insieme per u

10/10/2007

L'architettura: uno strumento per fare crescere una democrazia urbana diffusa, alimentata dalla comunicazione e dalla divulgazione della conoscenza. XXIII Congresso mondiale degli architetti UIA 2008 a Torino, dal 29 giugno al 3 luglio 2008.

L'architettura comunica e viene trasmessa in tutti i modi e i luoghi, e con tutte le sfumature di un'arte che coinvolge ogni giorno i valori della qualità della vita, del paesaggio e dell'ambiente.
È comunicazione perché è nella natura di questa disciplina trasmettere valori, storia e cultura, tradizioni, usi e costumi.
È responsabilità etica dei suoi protagonisti, progettare, conservare e valorizzare il patrimonio architettonico e paesaggistico,  trasmettendo questo patrimonio alle persone, soprattutto alle nuove generazioni.
Comunicare l'architettura serve anche per conoscere, capire e utilizzare strategie, strutture e strumenti che consentano ai suoi specialisti di padroneggiare le molteplici forme della comunicazione che si rendono disponibili. Per impiegare segni, diffondere messaggi e attribuire valori in una società che sta perdendo identità e valori.
Perciò l'architettura deve essere intesa come veicolo di trasmissione e soluzione dei grandi problemi della società.
Il rapporto tra architettura e comunicazione racchiude altri due aspetti complementari: da una parte l'architettura comunica il senso del suo agire, sia come creazione progettuale sia per le profonde implicazioni sociali che determina, dall'altra si propone di ascoltare e fare propri i bisogni della società e delle persone.
L'architettura, che contribuisce a reinterpretare il paesaggio, trasformandolo, deve infatti dialogare con tutti gli attori coinvolti in questo processo e, in primis, con i cittadini per affermare il loro diritto alla conoscenza, alla partecipazione attiva e alla qualità della vita.
I fenomeni di trasformazione non possono più prescindere dal coinvolgimento dei cittadini che, utenti consapevoli del proprio territorio urbano, rivendicano un ruolo attivo nei processi di progettazione integrata  e delle relative trasformazioni d'uso.
Quindi non solo comunicazione come attività "monodirezionale" di informazione sulle trasformazioni urbane, ma soprattutto come attività che stimoli  la partecipazione costruttiva degli abitanti al processo di cambiamento della città, il senso di appartenenza al territorio, che educhi alla cultura urbana e prevenga o mitighi i conflitti sociali.
La democrazia urbana applica questo concetto fondamentale: favorire la partecipazione degli abitanti, accrescerne la consapevolezza, garantire la trasparenza delle decisioni e la correttezza dei processi al fine di creare consenso attorno alle questioni di governo e progettazione del territorio.
Sono questi i temi che verranno dibattuti durante il  XXIII Congresso mondiale degli architetti UIA 2008, Transmitting Architecture,  a Torino dal 29 giugno al 3 luglio 2008. 
Per la prima volta una città italiana ospita questo prestigioso appuntamento, che ogni tre anni riunisce migliaia di professionisti e di studenti, che si avvicinano a questi argomenti, attorno a un tema capace di coinvolgere le prospettive della professione e il suo rapporto con le grandi problematiche sociali e culturali di attualità.
In particolare, il rapporto tra comunicazione, architettura e trasformazioni urbane verrà approfondito all'interno del congresso in una sessione speciale a cura di Global Alliance, Assorel e Ferpi, sotto il coordinamento di Toni Muzi Falconi.
 
Anna Martina
 
 
 
 
 
 
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