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Turchia: un problema di immagine

05/12/2005

Con l'entrata di Ankara nell'Unione Europa si ripropone il problema della reputazione della nazione. In questo articolo tutte le inadempienze del governo turco nell'opera di ricostruzione dell'immagine.

Ne parla questa settimana l'Economist: come sostiene Marc Grossman, ex ambasciatore americano in Turchia, a questa nazione manca il gene delle rp. Troppo orgogliosi i turchi e forse anche eccessivamente nazionalisti: fatto sta che questo paese che sta per entrare nell'Unione Europea si rifiuta di fare i conti con la società dell'immagine. Vero è che ci si attendono riforme serie in materia di diritti umani e democrazia, ma va anche considerato che, rispetto all'ultimo rapporto della Commissione europea sullo stato di avanzamento di Ankara, la Turchia non sta valorizzando gli sforzi già compiuti in questa direzione e talvolta sembra divertirsi a provocare.
Lo dimostrano le parole dello stesso Recep Tayyip Erdogan, primo ministro che continua a rilasciare dichiarazioni quasi diffamatorie nei confronti del proprio paese: prima dice che le sue due figlie "attualmente svolgono all'estero i loro studi universitari (negli Usa) perché in Turchia non potrebbero farlo rispettando i dettami del loro stesso credo religioso", poi sostiene, parlando in Danimarca dei giornali locali, che la libertà di espressione non è poi cosi importante.
Il settimanale britannico propone una lunga lista di gaffe, scandite anche da errori di valutazione da parte dello stato che vanno oltre le lacune di sostanza. Basti pensare al clamore suscitato dallo scrittore di best seller turco Orhan Pamuk. Per nulla generoso nel descrivere la propria terra è stato trascinato in tribunale dal governo non solo per le denunce sulle persecuzioni dei curdi, ma anche per quelle relative al massacro degli armeni compiuto da parte dell'Impero ottomano nel 1915.
Insomma, diplomatici ed esperti di comunicazione sono tutti concordi nel ritenere che i passi necessari alla Turchia sono due: fare le riforme e poi fare in modo che si sappiano. Imparando anche qualche trucco di diplomazia.
Emanuela Di Pasqua - Totem
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