Ferpi > News > Tutti gli uomini di J.F.Kerry

Tutti gli uomini di J.F.Kerry

15/09/2004

La porta girevole che esiste tra fare politica e fare lobbying raccontata attraverso la corsa di J.F.Kerry. Nomi e storie dei cosiddetti "Democratic insiders".

Kerry si è più volte scagliato, durante la campagna elettorale, contro gli "interessi speciali" che avrebbero fatto della Casa Bianca "la loro casa". Ma sfogliando i nomi della sua squadra si scorgono uomini che, oltre ad aver collaborato per l'amministrazione Clinton, sono anche tra i lobbysti più famosi d'America.Si chiamano Joel P. Johnson, Joe Lockhart, Howard Wolfson e Michael J. Whouley. Sono meglio conosciuti come Democratic insiders. La lor qualifica è di "senior communications aides" per la Casa Bianca o portavoci ufficiali, ma in realtà sono registrati ufficialmente come lobbysti e rappresentano quegli interessi speciali da cui Kerry ha voluto prendere le distanze.Un esempio fra tanti: tra i clienti della società di comunicazione di Miel J. Whouley (la Whouley's Dewey Square Group)  ci sono Microsoft, Pfizer, General Motors, e American Insurance Association, AT&T Corp., Blue Cross and Blue Shield Association.Whouley ora sta lavorando per il Democratic National Committee (DNC). Per James A. Thurber, professore di scienze politiche alla American University, si tratta di un fatto grave, non tanto in sè, poichè la politica statunitense segue questa logica rappresentativa, ma in considerazione del modo in cui si è proposto il candidato democratico.L'offensiva del resto era stata lanciata già da Bush, mettendo sul proprio sito un videoclip in cui emergono le cifre che Kerry ha ricevuto da varie lobby. Il video si intitola "Unprincipled", ovvero "Senza principi" e accusa Kerry di essere stato l'uomo politico che, negli ultimi 15 anni, ha accettato più fondi, 638 mila dollari, dai lobbisti contro cui dice di battersi.Gli storici lobbisti democratici anche quelli sfiorati dal sexgate sono di nuovo tutti in prima fila.
Emanuela Di Pasqua-Totem
Eventi