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Un Premio Nobel contro la discriminazione sessuale delle ricercatrici

04/10/2006

Paul Greengard, Nobel per la Medicina, ha deciso di usare la somma ricevuta per istituire a sua volta un premio annuale per la migliore ricercatrice biomedica.

In concomitanza con l'annuncio dei Premi Nobel 2006 il New York Times pubblica una lunga intervista a Paul Greengard, Nobel nel 2000 per la Fisiologia e la Medicina.Dopo aver ricevuto il premio, per l'ammontare di quasi 400.000 dollari, l'ottantenne neuroscienziato, che ha dedicato la sua carriera allo studio del sistema di comunicazione tra le cellule nervose, decise di istituire una borsa annuale di 50.000 dollari destinata alle ricercatrici che si distinguessero in modo particolare nel campo biomedico.
Con questo riconoscimento Greengard ha voluto portare maggiore interesse sul modo scientifico femminile, sperando in questo modo di spronare altre attenzioni e gratificazioni a livello mondiale (i Nobel al femminile sono solo 33 su 729). Durante la sua lunga esperienza di ricercatore, che continua tutt'ora grazie al supporto di un team affiatato presso la Rockfeller University, il professor Greengard è stato testimone di vari episodi di discriminazione sessuale a cui si è sempre opposto fermamente. La consapevolezza dell'esistenza ancora oggi di questo tipo di disparità di trattamento, è stata la ragione fondamentale che lo ha spinto a istituire il premio; in secondo luogo ha voluto intitolare questo riconoscimento a sua madre Pearl Meister Greengard, una semplice segretaria di cui non è rimasta alcuna memoria, con lo scopo di rendere meno astratta la sua esistenza e restituire giustizia alle sue doti non riconosciute.
Valentina Tubino - Totem
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