Michele Mezza
Dopo averli dileggiati e aver festeggiato la loro irrilevanza sociale, snocciolando i dati che inequivocabilmente ne documentano il declino, riassunti nell’implacabile istantanea che vede oggi il numero di copie vendute dai quotidiani più o meno equivalente a quelle vendute esattamente un secolo fa, possiamo incolpare i giornalisti di aver influenzato la percezione dell’influenza nefasta?