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Vodka Absolut dalla parte del Messico

09/04/2008

E' polemica per l'ultimo spot della vodka Absolut: fa arrabbiare gli Usa perché fa vedere una mappa degli Stati Uniti del 1800 in cui alcuni stati federali ancora erano messicani con il claim: "IN AN ABSOLUT WORLD". Sabato scorso Absolut chiede scusa e ritira lo spot.

La Absolut, azienda svedese che produce l'omonima vodka, si è pubblicamente scusata e ha deciso di ritirare la campagna pubblicitaria che ha scatenato forti polemiche tra Usa e Messico.
L'immagine incriminata, creata dall'agenzia TeranTBWA e rivolta al mercato messicano, propone una cartina del Nord America risalente al 1830, quando la California, il Texas, il New Mexico e lo Utah facevano parte dei territori messicani. A scatenare le proteste degli Stati Uniti è stato soprattutto lo slogan: "In an Absolut world". La frase ha un doppio senso, visto che fa riferimento al marchio della vodka ma letteralmente significa "Un mondo pefetto".
La campagna, che a sud del confine ha riscontrato un grande successo, è stata invece mal digerita a nord. A suscitare le polemiche non è solo la contesa storica sui territori conquistati dagli Usa con il trattato di Guadalupe del 1848, un'appropriazione indebita secondo molti messicani, ma piuttosto l'attuale e delicata questione dei "latinos" che entrano clandestinamente negli Stati Uniti proprio dal confine col Messico (e si concentrano principalmente negli stati "contesi"). 
Secondo una parte degll'opinione pubblica degli States, quella più vicina alle posizioni neo-con, lo spot avrebbe avuto un intento anti-americano, paventando un "mondo perfetto" in cui le aree in questione siano nuovamente parte dello stato messicano. Ai contestatori la pubblicità Absolut è sembrata poi un'intromissione indebita nel dibattito sull'immigrazione, che vede molti americani convinti della necessità di un controllo più rigido dei confini. A rendere ancor più tesi i rapporti tra Usa e Messico c'è poi la costruzione del muro anti-clandestini, fortemente criticato dalle autorità di Città del Messico e dalla gran parte dei liberal americani.
La Absolut, per bocca del suo portavoce negli Stati Uniti Jeffrey Moran, ha ammesso di aver ricevuto molte proteste e minacce di boicottaggio. Moran si è quindi scusato per gli effetti che la campagna pubblicitaria può aver prodotto, assicurando "che non era assolutamente nelle intenzioni di Absolut intromettersi nella questione dell'immigrazione né tanto meno assumere posizioni anti-americane. Lo spot si basava semplicemente – precisa il portavoce – su una visione sotrica del Messico". L'azienda svedese ha concluso ammettendo che "il nostro messaggio può essere stato interpretato in modi diversi nelle varie parti del mondo, anche in disaccordo con quelle che erano le nostre intenzioni. Di questo chiediamo scusa".
Redazione Totem - Francesco Bottino
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