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Volkswagen, nuovo modello di governance?

19/07/2005

Messo sotto accusa il sistema basato sulla co-determinazione. Tutta colpa delle mazzette?

Il marchio Volkswagen oltre ad evocare auto solide e affidabili è anche simbolo di un particolare tipo di governance, quello della co-gestione o Mitbestimmung. In parole semplici, i dipendenti e i sindacalisti condividono con il management la responsabilità delle grandi scelte strategiche. Tale sistema ha permesso in passato di salvare molti posti di lavoro (grazie alla pratica battezzata "flessibilità consensuale") e ha distinto l'azienda dai suoi concorrenti, ma a detta di alcuni critici tale cogestione rallenta troppo i processi di decision making e induce i responsabili a essere eccessivamente concilianti con i lavoratori, a tutto detrimento delle politiche aziendali.Se poi le critiche vengono supportate dai fatti, come avvenuto recentemente con le indagini avviate a carico di Helmut Schister, ex capo del personale nella sezione VW Skoda, il futuro di tale sistema di governace appare precario.In realtà l'affaire WolksVagen è cosa relativamente piccola se paragonato ai casi di corruzione più noti; trattasi, secondo le prime indiscrezioni, di viaggi premio per i rappresentanti sindacali per ammorbidirne le posizioni. Per il mondo del lavoro tedesco, però, tanto basta perché il governo costituisca un comitato per l'esame della riforma della cogestione.Le richieste dei datori di lavoro vanno nella direzione dell'abolizione della pratica, ma Martin Hopner, esperto dell'istituto per lo studio delle scienze sociali Max Plank, ritiene che sostanzialmente il modello non sia in discussione. Non c'è un evidente rischio di vedere abolito il <i>Mitbestimmung</i>. Più che altro c'è da attendersi un ridimensionamento delle rappresentanze sindacali nei board direttivi. Vedremo.
Gabriele De Palma - Totem
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