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Bollicine pericolose

30/05/2007

Un clamoroso caso di crisis management: esce uno studio secondo il quale un conservante utilizzato nella maggior parte delle bibite, come Sprite, Coca Cola e Fanta, potrebbe causare gravi malattie degenerative. L'industria dei soft drinks trema.

Dopo che, per anni, i medici e in particolare i pediatri hanno suggeito ai genitori di eliminare dalla dieta dei loro figli le bibite gasate per tutta una serie di ragioni (ingrassamento, carie, problemi di alimentazione), ora una nuova tegola si abbatte sul capo dei produttori di soft drinks. Secondo un recente studio britannico pubblicato su The Independent, il benzoato di sodio, uno dei più diffusi conservanti conosciuto anche come E211, è sospettato di essere in grado di danneggiare il Dna umano causando malattie molto gravi come la cirrosi epatica o il morbo di Parkinson.
Questo conservante viene usato da molti anni ed è reperibile in tutte le bibite più famose. Fanta, Pepsi, Sprite, Coca Cola, Oasis contengono benzoato di sodio. Il conservante era già stato al centro di un caso quando si era scoperto che combinato con la vitamina C, presente in molte bevande, dava luogo alla formazione di benzene, sostanza notoriamente cancerogena. Le aziende produttrici, il cui mercato globale è stimato in 74 miliardi di dollari all'anno, sottolineano come il benzoato di sodio sia stato considerato un elemento sicuro dopo test e sperimentazioni e per questo commercializzato.
Ma il responsabile dello studio pubblicato sul quotidiano britannico, prof. Peter Piper, specializzato in biologia molecolare e biotecnologia, sostiene che al giorno d'oggi si potrebbero condurre test sul benzoato di sodio molto più attendibili di quelli effettuati al tempo della sua introduzione. Nel frattempo linglese Food Standards Agency (FSA), l'osservatore indipendente a tutela dei consumatori, ha annunciato lavvio di nuove indagini per valutare gli effetti a lungo termine dell'E211.
Redazione Totem - Emanuela Di Pasqua
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