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I dieci comandamenti del Web 2.0

06/10/2009

Una breve ma utilissima TO DO NOT list per tutte le aziende che vogliono entrare nel Web 2.0.

di Giorgio Massaro


L’intervento di Alessio Jacona al Working Capital Telecom Barcamp Tour di Roma è stata una vera e propria “To do NOT” list per tutte quelle aziende che hanno scoperto il mondo del web 2.0 e vogliono entrarci, ma non sanno come fare.


Secondo Jacona le aziende, prima di domandarsi cosa fosse il web 2.0, hanno attraversato un vero e proprio percorso “esistenziale”, fatto di cinque tappe:



il rifiuto, ovvero la volontà di ignorare completamente tutto ciò che succedeva in rete e che, volenti o nolenti, li coinvolgeva direttamente;
la rabbia, per un fenomeno che non potevano controllare direttamente, unita a denunce varie contro chi “osava” parlare male del loro brand in rete;
la contrattazione, spinte dalla certezza di poter comprare il favore di coloro che parlavano male di loro su Internet;
la depressione, scaturita dalla consapevolezza che il mondo della rete non funziona nel modo da loro ipotizzato;
e l’ultimo, l’accettazione del fenomeno, compresa la necessità di imparare un nuovo modo di comunicare.



Ogni azienda è diversa, quindi è impossibile trovare delle regole certe da seguire per tutti. Ma si possono inviduare, secondo Jacona, dieci cose da non fare mai, ovvero:



mai barare e mentire agli utenti, perchè tanto si verrà sempre scoperti;
non intendere i media sociali come uno spazio per vendere, ma come uno spazio per conversare;
il valore non è dato dalle pageview, ma dalle relazioni che si costruiscono;
non credere di poter controllare i messaggi che circolano sull’azienda in rete;
non credere che le attività da svolgere sui media sociali comportino una spesa economica nulla;
non aspettarsi mai risultati a breve termine;
non nascondersi dietro al brand. Nelle attività sui social media contano le persone, non le marche;
non denunciare gli utenti che criticano l’azienda, bensì prestare loro ascolto;
non improvvisare le azioni in rete, realizzare sempre una policy e un piano editoriale di lungo termine;
non spammare comunicati stampa, brochure e affini.



Tratto da Igniteitalia.org


Guarda il video dell’intervento.
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