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L’Aquila: comunicare la ricostruzione

29/02/2012

Sabato 3 marzo, in occasione del Primo Meeting Nazionale delle Delegazioni Regionali e dei Quadri Dirigenti di Ferpi, i professionisti delle Rp incontrano gli stakeholder abruzzesi per un momento di confronto e riflessione sul ruolo della comunicazione nel processo di ricostruzione della città colpita dal sisma del 2009 e per cominciare a scrivere una "storia nuova" condivisa.

di Massimo Alesii
L’Aquila, 6 aprile 2009: “Già nelle prime ore dopo la tragedia si vide come i social network e i blog raccontassero un punto di vista differente: dove un fotoreporter di una testata nazionale cerca immagini che possano parlare più o meno a tutti e che possano dare una passabile misura dell’entità della tragedia, un internauta aquilano con una fotocamera digitale corre nei luoghi del cuore, documenta lo stato dei posti significativi per la vita e la quotidianità della gente: li coglie da un’angolazione che ha senso per chi ci è cresciuto, e che magari l’inviato non conosce”. Sono le parole di Massimo Giuliani, Psicologo e Psicoterapeuta, coautore del libro La terapia come ipertesto , relatore al Primo Meeting Nazionale delle Delegazioni Regionali e dei Quadri Dirigenti di Ferpi a L’Aquila.
E’ proprio nel capoluogo abruzzese che il prossimo 3 marzo 2012 presso la Casa del Volontariato si terrà l’incontro con l’obiettivo di dare una prima risposta alla domanda: “Cosa può fare Ferpi, cosa possono fare i professionisti della comunicazione, per dare una mano concreta alla ricostruzione immateriale dell’area dell’Abruzzo interno, in questa fase post catastrofe?”.
Sarà innanzitutto un’occasione per riflettere insieme sulla “narrazione mediatica post catastrofe”, sul ruolo che i social network hanno avuto per raccontare il punto di vista delle popolazioni, sulla capacità delle Istituzioni culturali per riattivare la partecipazione dei cittadini e il senso di comunità. Gli effetti comunicativi del primo piano di ricostruzione della città dell’Aquila, la necessità di un approccio strategico alla comunicazione post sisma, la qualificazione delle competenze e le professionalità necessarie, sono alcuni degli argomenti in discussione con gli esponenti della società civile e delle principali istituzioni culturali.
Ma al centro del dibattito ci sarà la narrazione della tragedia aquilana, a tre anni dal sisma, che sarà sottoposta all’analisi congiunta dei professionisti della comunicazione italiana pronti ad ascoltare e ragionare insieme con gli stakeholder e con la stampa locale, con i protagonisti e le vittime al contempo della vera e propria tempesta mediatica che si è abbattuta su questa città senza. Dalla spettacolarizzazione occorre passare alla più pacata riflessione, attraverso un’attenta analisi dei paradigmi comunicativi che in questo periodo di tempo hanno “narrato” la vicenda aquilana, esaltandone spesso alcuni aspetti e celando in gran parte la silenziosa sofferenza di un’intera popolazione che ancora oggi fa fatica a liberarsi dalla “perdita” della propria dimensione identitaria. L’elaborazione di un lutto collettivo deve lasciare gradualmente spazio alla visione della città riedificata, forte della sua storia ma che riesca a guardare all’innovazione e al futuro.
Anche se apparentemente il tempo della ricostruzione immateriale, della “nuova storia” da raccontare, per queste popolazioni sembra non essere ancora arrivato, prigioniere come sono fra un “prima” e un “dopo” sisma che nulla lascia alla speranza di un futuro condiviso, la comunicazione ora come mai appare come l’ingrediente fondamentale per ridare respiro a questa comunità, per farla dialogare al suo interno e all’esterno.
Per questo Ferpi, attraverso la rete delle sue Delegazioni Territoriali ha deciso di esserci con tutta la propria esperienza. Qui dove l’attivazione della società civile corre nel passaparola quotidiano, la riprogettazione della città policentrica diventa argomento dei nuovi circoli di intellettuali, la necessità di ripensare il contesto sociale in nuovi ambienti di vita si congiunge al sentimento di una cittadinanza che vuole partecipare alla scrittura di una nuova storia, che tenga conto degli scenari attuali e futuri della Comunicazione a livello nazionale e internazionale.
Il programma dei lavori si snoda in due giornate, di cui la prima sarà dedicata ai soci Ferpi e la seconda al pubblico e agli stakeholder abruzzesi.
All’incontro, parteciperanno Patrizia Rutigliano, Presidente Ferpi, Mariapaola La Caria, Coordinamento delle Delegazioni Territoriali Ferpi e Massimo Alesii, Delegato Ferpi Abruzzo e Molise.
Hanno confermato la propria adesione come relatori: Antonio Centi, Presidente ANCI Abruzzo, Stefania Pezzopane, Assessore alla cultura e alle politiche sociali del Comune dell’Aquila, Gioacchino De Chirico, giornalista del Corriere della Sera, Elisa Greco, Delegata Ferpi Cultura, Giuseppe D’Amico, Direttore Confindustria Abruzzo, Giusi Pitari, Pro Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, Roberto Museo, Direttore del Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, Carlo Marchi, Scrittore, Massimo Giuliani, Psicologo psicoterapeuta, Antonio Andreucci, Caporedattore ANSA Abruzzo, Giorgio Paravano, Segretario Generale dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, Provincia autonoma di Trento, Mauro Casinghini, Direttore Nazionale Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, Sabrina Ciancone, Sindaco di Fontecchio, Roberta Gargano, Associazione Città di Persone, Gianlorenzo Conti, Presidente Ordine degli Architetti della Provincia dell’Aquila, Walter Cavalieri, Associazione Policentrica, Alberto Bazzucchi, Ricercatore del CRESA.
Per informazioni:
Delegazione Ferpi Abruzzo e Molise
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tel. 0862 401373
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