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Precisione scientifica? Quasi

08/06/2004

Le pubblicazioni scientifiche dovrebbero essere esenti da errori nei dati riportati. Ma non sempre è così.

Le riviste medico-scientifiche sono tra le poche pubblicazioni in cui non ci si aspetta di trovare refusi ed errori. Il percorso di revisione cui deve sottoporsi un articolo scientifico prima della sua pubblicazione è ben più tortuoso e controllato di qualsiasi altro: revisioni da parte di pari grado e accurato controllo dei dati riportati.A fare le pulci ai loro colleghi ci hanno pensato due ricercatori catalani, Emili Garcia-Berthou e Carles Alcaraz dell'Univesità di Girona, che hanno ricontrollato 32 articoli apparsi nel 2001 sulla rivista Nature e 12 articoli del British Medical Journal (BMJ), considerate le due riviste scientifiche più attendibili.
I risultati della loro analisi sono abbastanza sorprendenti: il 38 per cento degli articoli di Nature e il 25 per cento di quelli del BMJ contengono inesattezze nei dati statistici riportati a sostegno delle tesi ivi esposte. Il che non vuol dire che gli errori trovati invalidino sempre i risultati che dovrebbero supportare; nella magior parte dei casi gli errori sono veniali e si tratta di approssimazioni leggermente inesatte ma ininfluenti. Ciononostante la ricerca dei due studiosi catalani ha gettato un po' di ansia nelle redazioni delle due celebri riviste. Kamran Abbasi, vice direttore del BMJ ha dichiarato che l'analisi e il controllo dei dati prima della pubblicazione non è nè può essere del tutto esaustiva: "Non passiamo tutto il tempo a ricalcolare tutti i numeri citati nelle ricerche - ha commentato il vicedirettore - l'intero processo di revisione sarebbe a rischio se cercassimo di controllare tutto".
Maxine Clarke, direttore esecutivo di Nature, ha invece ammesso la possibilità di una riforma nei processi che precedono la stampa di una ricerca scientifica, ma ha anche chiarito che dal 2001, periodo preso sotto esame da Berthou e Alcaraz, sono già cambiate alcune cose e oggi i risultati sono più attendibili, anche nei dettagli. Una delle possibili soluzioni al problema potrebbe essere la pubblicazione obbligata dei dati semplici da cui poi si desumono i dati statistici, ma ciò potrebbe creare dei problemi a quei lettori che non sono degli addetti ai lavori e che troverebbero pleonastici troppi numeri a corredo degli articoli. Un problema quindi da risolvere a monte.
Gabriele De Palma - Totem
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