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Quando la confusione è nel concetto, prima del messaggio: ma non soltanto in politica!

10/08/2004

A partire da un'osservazione di Giuliano Amato, un commento su una comunicazione chiara ed efficace.

In un recente editoriale su La Repubblica (3 Agosto), Giuliano Amato ha colto un aspetto cruciale di una efficace comunicazione politica quando scrive: "… se non siamo capaci di sintetizzare in messaggi semplici le nostre proposte, allora vuol dire che queste stesse proposte sono in realtà confuse. E a quel punto, piuttosto che una sintesi confusa di proposte confuse, finisce per sembrare meglio il messaggio semplice e accattivante che poggia solo su sentimenti e attese. Lo sappiamo tutti però che un messaggio del genere non è la soluzione."Quante volte accade questo nella comunicazione delle organizzazioni private, pubbliche e sociali e non solo in quelle politiche! Da questo punto di vista fu esemplare quella promessa di abbattimento fiscale della cdl che le ha fatto vincere le elezioni del 2001, e assai più esemplare è però l'accanimento di oggi del Premier (penso oggi agli incubi di Siniscalco!) a realizzare comunque  qualcosa che assomigli a quella promessa prima di andare incontro, in caso contrario, ad una sicura sconfitta elettorale nel 2006. Così come è altrettanto esemplare, vista la perenne e crescente divisione interna, l'impossibilità della stessa cdl oggi di chiarire in un messaggio semplice, chiaro e breve la sua posizione su una qualsiasi delle mille questioni sul tappeto. Mal comune mezzo gaudio? I più consapevoli nel centro sinistra si rendono ben conto di essere nella stessa situazione e i meno seri fra loro si chiedono se anche per loro non esista una qualche scorciatoia, analoga a quella promessa del Cavaliere del 2001, che possa portarli in maggioranza... e poi si vedrà! Ma non saranno certo l'ideuzza creativa di Klaus Davi o la riflessione di quel diavolo di Mario Rodriguez, o il suggerimento di quel geniaccio di Claudio Velardi sciogliere, ad esempio, il nodo (domanda sbagliata, ha detto poi giustamente Salvati... ma tant'è...) posto a Fassino da quella volpe di De Rita sul radicamento sociale dei ds. Non dimentichiamo che la comunicazione efficace riguarda i comportamenti, non le intenzioni. Giuliano Amato si è assunto il compito di preparare per le prossime politiche il programma dell'Ulivo. L'importante è che il programma comprenda idee quanto si vuole, per dirla alla "banal grande" complesse e articolate, ma non confuse. Il compito poi di tradurle in messaggi chiari, semplici e brevi spetterà ai vari Davi ai Rodriguez e ai Velardi: voi politici preoccupatevi del programma, che della comunicazione  se ne occuperanno loro. Guai se succede il contrario! (tmf)
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