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Rp divise sui blog

24/01/2006

I risultati del progetto Euroblog 2006, il sondaggio online che ha coinvolto 600 professionisti delle rp in 33 paesi europei.

Ecco i primi risultati della ricerca paneuropea Euroblog sull'utilizzo di weblog e wikis nelle relazioni pubbliche, di cui abbiamo parlato anche la scorsa settimana.  Due professiomisti di rp su cinque stanno pensando di lanciare un blog. In generale sembra esserci una divisione netta tra entusiasti e scettici.
I risultati del survey (PDF:172Kb)
Il comunicato stampaIl primo sondaggio europeo sui weblog rivela una divisione tra sostenitori e scetticiDue professionisti delle relazioni pubbliche su cinque hanno intenzione di lanciare dei weblogIl primo sondaggio pan-europeo volto ad esaminare l'utilizzo dei weblog nella gestione delle relazioni pubbliche e della comunicazione mostra una netta divisione tra sostenitori e scettici: un professionista su tre scrive regolarmente su weblog o vi partecipa, mentre un quarto ignora questo nuovo mezzo di comunicazione.Dall'innovativo sondaggio EuroBlog 2006, condotto da Euprera (Associazione Europea di Ricerca e di Educazione di Relazioni Pubbliche) emerge l'immagine di un'"Europa a due velocità". I ricercatori a capo del progetto, Philip Young della University of Sunderland (GB), il Prof. Ansgar Zerfass di MFG Baden-Wuettemberg/Università di Erlangen-Nuernberg (Germania) e Swaran Sandhu dell'Università di Hohenhein (Germania), hanno potuto contare sul sostegno di colleghi accademici provenienti da 12 paesi. Fra questi anche l'Italia che ha partecipato attivamente al progetto attraverso il contributo della Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana).Il sondaggio è stato condotto on-line nei mesi di novembre e dicembre del 2005 e vi hanno partecipato 587 PR professionisti di 33 paesi diversi. Dai risultati emerge un'evidente divergenza tra gli entusiasti, che trovano nei weblog una vasta gamma di benefici (dalla possibilità di tenere sotto controllo la concorrenza e monitorare le tendenze del settore, fino a quella di comunicare i propri messaggi direttamente, bypassando i giornalisti) e gli "anti-blogger", che non trovano alcun beneficio né per la propria società né per i propri clienti.A fronte di un 31% che afferma di scrivere regolarmente su weblog o di contribuirvi, troviamo un 26% che non ricorre mai a questo mezzo. Solo il 4% sostiene di non aver mai sentito parlare di weblog; un intervistato su quattro ha quindi deciso deliberatamente di non utilizzare questa forma di comunicazione. Gli utenti più entusiasti sono in Austria, Danimarca, Gran Bretagna e Germania.Il 42% dei partecipanti che ancora non gestisce un blog intende aprirne uno entro i prossimi 12 mesi, mentre un significativo 32% non ha intenzione di farlo. Tra coloro che non prevedono di aggiungere i blog ai propri strumenti per la gestione delle relazione pubbliche, un terzo afferma di aver preso questa decisione in quanto non sono chiari i benefici che si potrebbero trarre, mentre il 22% afferma di non disporre di personale che potrebbe occuparsene.Stando ai risultati del sondaggio, i principali fattori che limitano l'utilizzo di weblog sono l'impossibilità di controllare il contenuto della comunicazione unita all'incapacità di integrare i blog nella propria strategia di comunicazione e di creare contenuti.Il Prof. Ansgar Zerfass ha dichiarato: "Non è la tecnologia, ma la mancanza di idee e concetti ad impedire la diffusione dei weblog nel campo delle relazioni pubbliche. I responsabili della comunicazione devono pensare a scenari di applicazione proporzionati a quello che sarà il risultato finale. La nostra ricerca offre delle linee guida e individua le best practise, aiutando così a trovare quelle più adatte alle proprie esigenze".Philip Young ha affermato: "Molti ritengono che internet e i software di gruppo stiano accelerando l'evoluzione delle Relazioni Pubbliche, che ora non si limitano alla trasmissione di messaggi, ma facilitano le conversazioni. Il nostro lavoro mette però in evidenza un gap preoccupante tra chi accetta la sfida e chi invece deve ancora apprezzare l'impatto dei nuovi software di gruppo. Sebbene sia fondamentale non dare importanza eccessiva ai weblog, dal sondaggio emerge la necessità urgente da parte degli accademici e dei professionisti delle relazioni pubbliche di dimostrare il contributo che le nuove tecnologie possono apportare alle strategie di comunicazione".Il sondaggio Euroblog 2006 ha portato alla luce nuove idee in alcune aree chiave, come ad esempio strategie per il monitoraggio dei blog, l'introduzione di linee guida per la gestione dei blog, il sorgere di tensioni tra blog esterni "ufficiali", blog interni, blog di progetto, blog dei direttori generali e blog dei dipendenti.I risultati dettagliati del sondaggio saranno presentati in occasione del simposio organizzato da Euprera e MFG Baden-Wuettemberg "Relazioni pubbliche e Software di Gruppo: come affrontare le sfide poste da Weblog, Podcast, Wiki e RSS", che si terrà a Stoccarda, in Germania, dal 16 al 18 marzo 2006 e durante il quale gli accademici di tutta Europa avranno la possibilità di discutere sui metodi per far avanzare la ricerca.E' possibile scaricare un riassunto dei primi risultati su: www.euroblog2006.org e www.ferpi.it  Philip Young, Angsar Zerfass e Swaran Sandhu sono disponibili per interviste.Siete pregati di contattare: philip.young@sunderland.ac.uk Chiunque desideri apportare il proprio contributo a ulteriori fasi del programma di ricerca Euroblog, è pregato di contattare un membro del team di ricerca.www.euroblog2006.org www.euprera.org
 
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