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Scripta Volant

22/06/2017

Scrivere bene sembra non bastare più; la retorica può ancora venire in aiuto, ma è fondamentale cambiare l’atteggiamento con cui affrontiamo il nostro scrivere, e la grammatica dei social network può insegnarci una nuova sintassi. Paolo Iabichino ha creato un nuovo abbecedario professionale, per imparare a scrivere in maniera contemporanea una pubblicità migliore per tutti, a prescindere dai media che la ospitano.

Chiunque abbia a che fare con la comunicazione scritta vive sulla propria pelle una vera e propria mutazione genetica: la rivoluzione digitale ha scompaginato i palinsesti, sconfessato il marketing tradizionale e travolto i vecchi paradigmi dell’informazione, della comunicazione pubblicitaria, della narrazione politica e d’impresa.

È come se il nostro scrivere avesse perso la capacità di fissarsi e una volta in Rete le nostre parole perdessero i propri riferimenti, volassero via, staccandosi dai loro contesti e trasformandosi in altro. Scrivere bene sembra non bastare più; la retorica può ancora venire in aiuto, ma è fondamentale cambiare l’atteggiamento con cui affrontiamo il nostro scrivere, e la grammatica dei social network può insegnarci una nuova sintassi.

Paolo Iabichino lavora da oltre un ventennio nell’advertising e ha creato – con lucida e disincantata consapevolezza – un nuovo abbecedario professionale, per imparare a scrivere in maniera contemporanea una pubblicità migliore per tutti, a prescindere dai media che la ospitano.





Scripta volant
Un nuovo alfabeto per scrivere (e leggere) la pubblicità oggi
Paolo Iabichino
Codice Edizioni, 2017
pp. 133, € 16,00
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