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SDG #3: assicurare la salute e il benessere per tutti

06/12/2020

Redazione

Un tema più che mai attuale quello che, mercoledì 16 dicembre, sarà al centro del secondo appuntamento con le "Conversazioni sugli SDGs: a che punto siamo nell'agenda 2030?”, ciclo di incontri promosso da Azione contro la Fame, con il patrocinio di FERPI.

Mercoledì 16 dicembre, dalle 10.30 alle 12.00, si terrà il secondo Zoom Webinar legato ciclo di incontri “Conversazioni sugli SDGs: a che punto siamo nell'agenda 2030?”.

La serie di appuntamenti è promossa da Azione contro la Fame, organizzazione umanitaria leader internazionale nella lotta alla fame e alla malnutrizione. Il webinar verterà sul tema “SDG #3: assicurare la salute e il benessere per tutti, un tema più che mai attuale”.

L’appuntamento, patrocinato, tra gli altri, anche da FERPI, consente a tutti i soci di ottenere 10 crediti formativi.

Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals), nell’ambito dell’Agenda 2030, sono stati promossi dalle Nazioni Unite per tracciare una strada utile per assicurare il benessere dell’umanità. Tra gli altri ricordiamo la lotta alla fame, l’eliminazione delle disuguaglianze, la tutela delle risorse naturali, la diffusione di modelli di produzione e consumo sostenibili.

Sono invitati a partecipare tutti i comunicatori e i CSR manager che, a vario titolo, lavorano con l’obiettivo di indirizzare la propria organizzazione nella direzione tracciata dagli SDGs.

Info e iscrizioni qui.




Azione contro la Fame

Azione contro la Fame è una organizzazione umanitaria internazionale leader nella lotta contro le cause e le conseguenze della fame e della malnutrizione. Da 40 anni, salva la vita di bambini malnutriti, assicura alle famiglie acqua potabile, cibo, cure mediche e formazione, consentendo a intere comunità di vivere libere dalla fame. Nel 2019, a livello globale, Azione contro la Fame ha curato 654 progetti. Grazie al suo network internazionale ha raggiunto, complessivamente, oltre 17 milioni di persone in quasi 50 Paesi. L’organizzazione, grazie al suo staff prevalentemente locale, lo scorso anno ha risposto, efficacemente, a ben 43 emergenze.

 

 

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