Emilio Conti
Gli SDGs riconoscono alle aziende un ruolo chiave per lo sviluppo sostenibile. Non più solo profitto per gli azionisti, ma un approccio multi-stakeholder nel quale si verifichi un coinvolgimento dell'ambiente, delle persone e del territorio. Il contributo di Gloria Milan per il blog nato dalla partnership tra FERPI e Futura Network di ASviS.
L'invisibile Covid-19 ha disvelato le contraddizioni, le tensioni e le distorsioni, di un modello di sviluppo insostenibile mettendo in evidenza come sia un dovere anche per il mondo economico considerare gli impatti sociali ed ambientali, oltre che quelli economici. A livello globale l'Onu sta rendendo sempre più incisiva l’adozione dell’Agenda 2030. I nuovi obiettivi intendono essere una spinta anche per il mondo economico. L’era SDGs riconosce alle aziende un ruolo chiave e determinante per lo sviluppo sostenibile. La capacità di innovare sotto il profilo dei processi produttivi e dei prodotti, di promuovere e testare nuove logiche organizzative della produzione, di focalizzarsi sulle dinamiche sociali ed economiche dei concetti di territorio prossimo e di comunità, è ciò che viene chiesto oggi ad una realtà produttiva. Ed è in questa cornice che si inserisce il nuovo modello organizzativo rappresentato dalle Società Benefit.
Continua a leggere sul blog "Comunicazione e sostenibilità" di Futura Network.
Per inviare il proprio contributo scrivere a redazione@ferpi.it.