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Un nuovo ‘Rinascimento’ per lo sviluppo sostenibile

23/06/2009

Riorientare il pensiero, rinnovare e rafforzare le potenzialità e le risorse: questo il messaggio del Sustainability International Forum, aperto alle testimonianze del mondo istituzionale, aziendale, della scienza e della comunicazione.

Tre approfondimenti tematici, due lectio magistralis da parte di esperti di fama internazionale, i risultati di una ricerca sulla percezione della sostenibilità in Italia. Il Sustainability International Forum – svoltosi nei giorni scorsi a Roma – è stata una proficua occasione per mettere a confronto i manager del mondo della comunicazione, dell’industria, delle istituzioni, dell’economia con chi è più vicino alle tematiche dello sviluppo sostenibile, come National Geographic Society e Wwf.


“In momenti di crisi e di cambiamenti strutturali come quelli che stiamo vivendo – ha dichiarato Daniele D’Ambrosio, AD di Minerv@, società organizzatrice del Sustainability International Forum – nei quali la mancanza di fiducia e la paura del futuro sono stati d’animo reali, i risultati economici non bastano più da soli a restituire la fiducia verso le aziende o nelle istituzioni. Ci vogliono strategie, una condotta guidata da solidi princìpi etici ed obiettivi come Migliorare la qualità della vita dei consumatori nel lungo termine, tema centrale del forum”.


Per questo la sostenibilità non può prescindere da un nuovo ‘Rinascimento’, nel quale il pensiero, lo sfruttamento delle risorse, l’andamento dell’economia, lo sviluppo tecnologico, le evoluzioni del mondo istituzionale e della comunicazione siano in grado tanto di garantire la soddisfazione a breve termine del consumatore, quanto di convergere verso un impegno preciso nel lungo termine per la salvaguardia del pianeta.


Il Forum – oltre al contributo di esperti di fama internazionale tra cui Jeremy Rifkin (president of Foundation on economic trends) e Michael Braungart (fondatore della Environmental protection of encouragement agency international) – ha ospitato la presentazione dei risultati di una ricerca di Ipr marketing sulla percezione della sostenibilità in Italia.


Dai dati emergono segnali positivi. Il 76% degli intervistati (aziende o istituzioni) ha messo in atto, negli ultimi due anni, azioni improntate alla sostenibilità. Quali? Principalmente la riduzione del consumo di carta e di energia elettrica, l’uso di videoconferenze per ridurre gli spostamenti, l’adozione di impianti a basso impatto ambientale, l’incentivazione per i dipendenti all’uso dei mezzi pubblici.


E gli ostacoli alla sostenibilità? Le aziende che in questi due anni non hanno investito per lo sviluppo sostenibile rispondono di aver avuto problemi economici (61%), di non averci pensato (11%) e di non ritenerlo necessario (28%). Il futuro sembrerebbe più roseo, per lo meno in termini di propositi: l’83% delle imprese dichiara di voler investire in sostenibilità. I risultati finali sono chiari: per il 96% delle aziende la sostenibilità è un’opportunità, specialmente in tempi di crisi (86%).


Alessandro Dattilo – Redazione Cultur-e


Leggi i risultati della Ricerca Ipr marketing sulla percezione della sostenibilità in Italia
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