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Un percorso di sostenibilità ambientale

11/04/2006

Il socio Paolo Centofanti segnala i nuovi progetti di riqualificazione dei Parchi Romani.

Il Tevere e i Parchi di Roma. Il percorso della sostenibilità.La conferenza stampa di sabato 8 aprile, in cui l'Assessore all'Ambiente del Comune di Roma, Dario Esposito ha presentato  le nuove attività di bonifica dell'alveo del Tevere, rese necessarie soprattutto dopo le recenti piene, è stata anche un'occasione per riflettere sul sistema dei Parchi Romani, e sui possibili percorsi di sviluppo sostenibile. Se con i lavori attuali sarà possibile bonificare perlomeno la zona più centrale del fiume, dall'isola Tiberina a Ponte Duca d'Aosta (circa sei chilometri di rive), con la collaborazione dell'Acea ed il coinvolgimento di cooperative sociali, in realtà molto rimane da fare per il Parco del Tevere, e per le altre Aree Verdi della Capitale. Gli impegni sono ingenti, sia nei tempi che nelle risorse, e i finanziamenti esigui, basti pensare che lo stesso Assessorato è stato obbligato ad anticipare 300 mila dei 3 milioni di euro previsti dalla Regione, ma non ancora assegnati. Fortunatamente, anche se molto rimane da fare, tutto il sistema dei Parchi ed Aree protette di Roma, che comprende 19 Aree Naturali protette, con un'estensione di 40 mila ettari, beneficerà del Nuovo Piano regolatore, approvato lo scorso mese, che prevede la crescita del verde pubblico da 3600 a 7.900 ettari, e l'aumento delle aree non edificabili, portandole ad 87 mila ettari, circa 2/3 della città, con una media di 23 mq di aree verdi per ogni cittadino. Non è però solo un problema di superfici, quanto anche di qualità del verde, di eventuali riqualificazioni e di rispetto delle biodiversità. Nei Parchi di Roma, vi sono 1.300 specie di vegetali, pari a 1/5 della flora italiana, e 160 specie animali.E' necessario preservarle, e favorirne il ripristino, in tutte le situazioni in cui interventi umani o problematiche ambientali hanno ridotto il numero di esemplari o di specie presenti.L'area del Tevere è fortunatamente un esempio di interventi riusciti, visto che con il risanamento delle acque e la bonifica, sono nuovamente aumentati gli esemplari di pesci, anfibi, rettili ed uccelli. Si realizzano in questo modo gli obiettivi previsti dal Piano di Azione Ambientale, lanciato dal Comune nel 2002, e dalla Rete Ecologica, definita nel nuovo Piano Regolatore, quale strumento di pianificazione del territorio, e destinato proprio alla conservazione della biodiversità.Con il fine di rendere compatibili l'urbanistica e l'ambiente, la Rete Ecologica stabilisce le relazioni tra la città storica, le aree residenziali, e le aree agricole e protette, anche attraverso una rete parchi urbani e giardini di quartiere, la definizione e riqualificazione della rete fluviale, e la sistematizzazione e previsione di sviluppo delle specie di flora e fauna presenti nel territorio, e la definizione di criteri per la gestione e tutela delle biodiversità.Obiettivi finali, riqualificare e sviluppare le aree verdi e i Parchi, e ottenere uno sviluppo urbano (economico e residenziale), sostenibile.
Paolo Centofanti
 
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