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Walk the talk e talk the walk:

25/10/2004

A partire dalle note espressioni americane, una riflessione su come si intrecciano i diversi legami tra comunicazione e comportamenti di un'organizzazione.

Per dire che una organizzazione debba uniformare i suoi comportamenti  alla autorappresentazione retorica della sua identita', gli americani adoperano l'espressione 'walk the talk', letteralmente cammina (walk) il parlato (the talk).Normalmente sono i critici a richiedere coerenza fra affermazioni e comportamenti delle organizzazioni.Ad esempio, se un'impresa proclama la piena compatibilità e sostenibilità ambientale dei suoi prodotti pur essendo consapevole di processi produttivi più efficaci rispetto a quelli impiegati per la protezione dell'ambiente, walkerebbe il suo talk se nel suo bilancio triple bottom line dicesse chiaramente le ragioni economiche e produttive che l'hanno indotta a scegliere un processo rispetto all'altro, mentre - pur senza violare alcuna norma - mancherebbe di fiducia verso i suoi stakeholder se omettesse la scelta e le sue motivazioni nella speranza di 'quieta non movere'.Ridicolo?Può darsi, ed è chiaro che ogni situazione è diversa, tuttavia è indubitabile che la franchezza nell'esporre ragionevolmente anche i punti di debolezza dell'organizzazione contribuisce largamente allo sviluppo di una relazione di fiducia fra una organizzazione e i suoi stakeholder. Se vogliamo è una sorta di ‘tecnica' della buona comunicazione con.Esiste poi il contrario di walk the talk che e' 'talk the walk' (parla il camminato), che in pratica chiede al comunicatore di non rappresentare quel che l'organizzazione non ha agito, non ha fatto.La comunicazione dei comportamenti, appunto.Ma - dicono in molti - anche gli stakeholder - per non parlare degli azionisti che decidono di investire anche, quando non solo, in base alle aspettative - desiderano conoscere gli impegni per il futuro, la visione e i disegni strategici dell'organizzazione nella quale detengono uno 'stake'.E poi a raccontare solo i 'fatti' e gli ‘agiti' si diventa noiosi, tecnici, si finisce per perdere l'attenzione. In effetti è vero che l'autentica leadership si conquista facendo 'sognare' l'interlocutore.E' lo story telling approach (in italiano, approccio narrativo) alla comunicazione di una organizzazione.Tutto vero, ma in nessun modo questi ragionamenti possono esimere l'organizzazione dal 'talk the walk' e dal 'walk the talk'.E farlo bene richiede sia tanta creatività che tanta competenza.Oltre a questo dovere di base di una qualsiasi organizzazione che voglia essere ritenuta 'socialmente responsabile', c'e' anche lo spazio per la retorica, per la persuasione...purché sia sempre esplicitamente tale.(tmf)
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